Il disastro di Fukushima ha dato ragione a Mizuho Fukushima. Mizuho, che con la nota centrale nucleare ha in comune il nome, guida il Partito Socialdemocratico giapponese ed è la più famosa antinuclearista del Paese. Ha infatti investito trent’anni della sua carriera politica nel cercare di fermare l’energia nucleare. Un anno dopo l’incidente, Fukushima sta conducendo il paese lontano dalla pulita ma pericolosa risorsa energetica.
A causa dell’incidente di Fukushima il governo ha deciso di eliminare gradualmente il nucleare. Il disastro è stato, in un certo senso, un bene per il Giappone?
Non sarebbe mai dovuto accadere. I danni radioattivi irrevocabili continuano a diffondersi e non sappiamo quando finiranno. Il Giappone avrebbe dovuto capire che questo tipo di incidenti può accadere e abbandonare il nucleare prima che succedesse. Adesso deve fermare l’attività di ogni centrale nucleare. E dovremmo anche sforzarci di promuovere altre forme di energia, basate sulle risorse naturali.
Come giudica la risposta delle autorità all’incidente?
Non c’è stata una forte determinazione a salvare le vite umane.
Qual è l’alternativa al potere nucleare?
Anche se usciamo dal nucleare, il governo predice che altri mezzi potranno sostenere gli attuali livelli di consumo di energia. Dovremmo sviluppare ancora il potere eolico, il geotermico e il solare.
Il consumo di energia mondiale è in grande crescita, e questo è il motivo per cui a tanti paesi piace il potere nucleare. Dovremmo abituarci tutti a usare meno energia?
Le compagnie elettriche hanno santificato la vita piena di applicazioni elettriche. Così dipendiamo in tutto dall’elettricità. È fondamentale riesaminare i nostri stili di vita e adottare una politica che risparmi e riduca il consumo di elettricità.
Vede similitudini tra la bomba atomica di Hiroshima e Fukushima?
Sì, un numero immenso di persone esposto a livelli intollerabili di radiazioni. Altra cosa in comune è che le infezioni basate sulle radiazioni si stanno diffondendo e passeranno alla generazione successiva. Poi il fatto che i cittadini sono vittime di una politica dello stato.
Cosa ha imparato il Giappone dal disastro di Fukushima?
È chiaro che le autorità, le compagnie elettriche, i ricercatori e i media hanno promosso la costruzione di centrali nucleari nascondendo l’impatto negativo ai cittadini. Ma io credo che la gente abbia capito che, se non la smettiamo con il potere nucleare, non ci sarà nessun futuro per il Giappone.
Che succederà adesso?
Ora che è diventato ovvio che l’umanità non può tenere adeguatamente sotto controllo il potere nucleare, dovremmo cominciare a costruire una società che dipenda meno dal nucleare. La buona notizia è che sempre più persone stanno diventando consapevoli delle alternative. La società giapponese sta cominciando a cambiare.
(Elisabeth Braw/Metro World News)
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