FANTASIA – Le incredibili qualità dei multicotteri, la loro economicità e la loro versatilità sono già sul mercato e, dopo l’esordio nel settore dell’aeromodellismo, sono oggi oggetto di studi e d’applicazioni sempre più fantasiose. Il fatto che il multicottero stia in aria da solo libera l’utilizzatore della parte più gravosa del pilotaggio di un elicottero e al contempo, limitando l’impegno al tracciare la traiettoria nello spazio, rende facilmente programmabile volo.
RISPOSTA PRECISA – Dotato di un opportuno programma e dei sensori giusti, può compiere routine complesse come il gioco con la palla senza bisogno di alcun intervento umano, recuperando autonomamente e immediatamente l’assetto di volo anche quando la macchina si ribalta o sbanda vistosamente. La gestione del movimento sui tre assi è estremamente precisa e la risposta ai comandi quasi istantanea, tanto che c’è già chi studia intensamente per loro nuove sfide che promettono ottimi ritorni commerciali e non solo.
ECONOMICI – Questa nuova classe di velivoli ha nell’economicità e nella relativa semplicità il suo punto di forza. i componenti per realizzarli sono estremamente economici, la manutenzione ridotta e e costi d’esercizio irrisori. Lo stato della tecnica rende quasi banale l’elettronica di bordo e i sistemi di trasmissione dei comandi nei modelli senza pilota a bordo, che per ora rappresentano un fronte di diffusione più imponente per la nuova tecnologia di volo.
LE RIPRESE AEREE – Una grande diffusione stanno avendo come piattaforme per le riprese aeree, perché in combinazione con i moderni apparecchi di ripresa consentono l’esecuzione di riprese aeree a bassissimo costo anche da parte dei dilettanti, aprendo al contempo una nuova pericolosissima frontiera per il voyeurismo, con paparazzi, spioni e semplici curiosi che avranno a disposizione superpoteri inquietanti.
UFO – Integrati con strumenti semplici, i multicotteri offrono infatti opportunità d’impiego fino a ieri impensabili. Anche i più modesti aeromodelli fanno già da base a notevoli esercizi di fantasia e c’è da star sicuri che la vista di alcune realizzazioni all’opera lascerà a bocca aperta chi ancora non ne conosca le capacità. Previdibile anche un’epidemia di avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificabili (OVNI – UFO), perché a chi sia sfuggita la novità risulta difficile ricondurli a qualcosa di conosciuto.
NESSUNO MAI COSI’ – Nessuna macchina volante costruita prima dall’uomo è capace di volare come un multicottero e nessuna macchina volante permette di montarvi sopra o sotto quello che si vuole senza curarsi troppo della forma e dell’ingombro, visto che l’efficacia dell’azione delle eliche non è per niente influenzata da questi ingombri e che per di più le stesse auto-compensano anche le asimmetrie nella distribuzione dei pesi.
LA SMART DEL CIELO – Proprio sul fronte dei pesi e dell’autonomia di volo si giocano i margini di sviluppo della tecnologia, che si è già dimostrata in grado di sollevare in volo un uomo e quindi di poter sollevare un peso equivalente o l’imbarco di un pilota. Di sicuro rappresenta una frontiera promettente e all’apparenza praticabile anche come mezzo di trasporto aereo individuale o collettivo a breve raggio
L’ENERGIA – Il problema dell’autonomia e quindi di come imbarcare o generare la maggior quantità possibile di energia elettrica a bordo rappresenta la principale frontiera dello sviluppo di queste macchine, che però in alcune occasioni e condizioni potrebbero addirittura assolvere alcuni dei loro compiti collegate alla rete elettrica terrestre da volgari e antichissimi cavi di alimentazione, che ad esempio permetterebbero di tenere in volo telecamere di sorveglianza o altre attrezzature a tempo indeterminato sopra un’area precisa o d’immaginare piattaforme volanti sulle quali i passeggeri possano sorvolare e osservare da vicino i monumenti anche nelle parti più alte, che già oggi ricevono ispezioni visive attraverso le telecamere montare sui quadricotteri.
COSTRUTTORI – La predisposizione dei multicotteri al volo unmanned, senza i comandi di un pilota umano, li rende perfetti per l’esecuzione in automatico di serie di manovre ripetitive o comunque codificabili da un programmatore. Codifiche che rendono possibile, ad esempio, starsene serenamente ad osservare i multicotteri che costruiscono torri altissime o lo scheletro di un edificio guidati solo dai loro programmi e dai loro sensori.
MILITARI – Caratteristiche e capacità che ovviamente hanno già scatenato l’interesse dei militari, che dai quadricotteri rischiano di derivare una tecnologia bellica capace di soppiantare nel cuore dei generali la passione per i droni o “velivoli senza pilota”, che peròunmanned non sono affatto, come già hanno dovuto prendere atto i comandi americani,cambiando la vecchia definizione di UAV (unmanned aerial vehicles) con quella di RPA (remotely piloted aircraft) e preparandosi a curare lo stress da combattimento anche per chi li pilota standosene al sicuro vicino a casa lontano dal teatro di battaglia.
KILLER-ROBOT – L’integrazione dei multicotteri con sistemi d’identificazione e acquisizione automatica del bersaglio ne potrebbe anche fare degli efficacissimi killer-robot da impiegare a sciami in battaglia. Allo stesso modo, già i modelli telecomandati possono oggi essere impiegati per uccidere una persona in diverse maniere, il che vuol dire che prima o poi ci toccherà inevitabilmente d’ascoltare le gesta di qualche assassino con le pale.
Ascensore, automobile, macchina per le costruzioni, guardiano, soldato e poi chissà quali altri impieghi troverà loro la fantasia umana, di sicuro ne sentiremo parlare ancora a lungo
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