Vesta, il secondo asteroide piu’ grande
del Sistema Solare, e’ ricco di idrogeno: e’ quanto mostrano due
articoli pubblicati su Science e condotti grazie ai dati inviati dalla
sonda Dawn della Nasa. I lavori sono stati possibili anche grazie ai
dati inviati dallo spettrometro italiano Vir, fornito dall’Agenzia
Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dalla Selex Galileo con la guida
scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Coordinate
dagli americani Thomas Prettyman, del Planetary Science Institute di
Tucson, e da Brett Denevi, del Hopkins University Applied Physics
Laboratory, le ricerche sono state condotte anche con la partecipazione
di tre ricercatori italiani dell’Inaf, Fabrizio Capaccioni, Maria Teresa
Capria e Maria Cristina de Sanctis. Vesta si trova nella fascia di
asteroidi compresa fra Marte e Giove, dove cade piu’ o meno la
cosiddetta ‘linea della neve’, che separa la zona del Sistema Solare
dove il calore e’ troppo elevato per consentire il deposito di composti
volatili da quella dove i corpi sono ricchi di questi composti. Per la
sua posizione, si pensava che Vesta mancasse di qualsiasi quantita’
significativa di idrogeno. Per questo la scoperta di composti volatili,
in particolare quelli contenenti idrogeno, all’interno delle regioni
piu’ antiche di Vesta, ha sorpreso gli esperti. La spiegazione piu’
logica secondo i ricercatori e’ a portare i composti volatili su Vesta
siano stati gli impatti con le condriti carbonacee, gli stessi meteoriti
che piu’ frequentemente colpiscono la Terra e che contengono acqua e
che provengono dalle zone piu’ lontane del Sistema Solare. Il risultato
offre nuove informazioni sulla distribuzione dell’acqua nel Sistema
Solare: ”pensiamo che gran parte di quegli impatti – osserva De Sanctis –
sia avvenuto agli albori della vita dell’asteroide, e che ora vada
scemando. Se confermata, questa interpretazione – prosegue l’esperta –
potrebbe darci indicazioni piu’ precise su quando, nella storia del
Sistema Solare, e’ avvenuta la ‘consegna’ dell’acqua ai pianeti da parte
di corpi come le condriti”.
Fonte: http://www.meteoweb.eu
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