È previsto per il 12 novembre il primo atterraggio mai tentato su una cometa, quando la sonda europea Rosetta, con il suo lander Philae, si poserà sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Se l’atterraggio avrà successo, sarebbe una delle missioni più sorprendenti mai realizzare dall’uomo.
Il lander sarà sganciato da Rosetta e si dirigerà in caduta libera verso la cometa ad una velocità di 20 km/h. Ciò equivale a far cadere una lavatrice di 100 kg da un’altezza pari a due volte quella a cui viaggiano gli aerei di linea, controllata da una distanza di mezzo miliardo di chilometri, al fine di centrare un bersaglio ampio 1 km di diametro!
Considerando solo questi dati, si può pensare che la realtà superi la finzione. Ma a quanto pare ci sarebbe dell’altro. Alcuni pensano che l’immane sforzo tecnologico speso per inviare Rosetta su 67P sia giustificato dal fatto che questa non è affatto una cometa, ma una enorme nave spaziale aliena.
A rivelarlo è una presunta “gola profonda” interna all’Agenzia Spaziale Europea, la quale avrebbe inviato una email con alcune foto allegate che proverebbero le sue affermazioni. La notizia è stata lanciata da
ufosightingsdaily.com.
Nelle immagini della cometa inviate da Rosetta è possibile vedere un oggetto che appare differente dalle rocce circostanti e che sembra sorvolare la superficie del corpo celeste. Secondo la gola profonda, si tratterebbe di un velivolo alieno che indicherebbe la presenza di una base all’interno di 67P.
Secondo l’utente di Youtube BPEarthWatch, una di queste foto rivela un certo numero di UFO che sorvolano la superficie della cometa. Inoltre, le immagini mostrano quella che sembra essere addirittura una torre di trasmissione radio.
Stando a quanto scritto nella email anonima, la missione Rosetta sarebbe stata istituita per indagare sui segnali radio provenienti dalla cometa rilevati da oltre 20 anni dalla Nasa, e che abbia quindi deciso di inviare “una missione di ricognizione con l’appoggio dei militari”, stringendo poi “un accordo con persone all’interno dei governi europei per definire pubblicamente la missione come un tentativo di ottenere una visione ravvicinata di uno dei milioni di oggetti che viaggiano nello spazio”.
Dunque, cosa pensare di questa storia? Secondo Michael Rundle, le immagini fornite sono troppo sfocate per concludere qualcosa. Inoltre, le rivendicazioni dell’insider dell’ESA non riescono a chiarire una serie di domande:
Se effettivamente i segnali-radio provenienti dalla cometa sono stati rilevati dalla NASA 20 anni fa, per quale motivo l’agenzia spaziale statunitense avrebbe dovuto affidare il compito di avvicinarsi a 67P alla sua controparte europea? Ed ancora, se effettivamente ESA e NASA ritengono che si tratti di una navicella aliena, per quale motivo non sono state scattate foto a più alta risoluzione, visto che quelle inviate dalla “gola profonda” dell’ESA sono assai poco chiare?
Mentre si può essere d’accordo con la valutazione di Rundle che la scarsa qualità delle immagini rende inconcludente qualsiasi teoria alternativa, rimane il dubbio sulla natura dell’oggetto fotografato da Rosetta. È un pezzo fluttuante di cometa? Potrebbe trattarsi di uno “zeroid”?
Inoltre, non è una novità il silenzio della Nasa su alcune questioni che riguardano l’esistenza di vita nello spazio. Ad esempio, il 19 agosto 2014, gli scienziati russi hanno annunciato di aver scoperto colonie fiorenti di microbi alieni sulle finestre della Stazione Spaziale Internazionale.
Questo dimostrerebbe l’esistenza di vita microbica nel vuoto dello spazio, rivoluzionando la comprensione di come la vita possa diffondersi nello spazio grazie alle comete e supportando definitivamente la teoria della panspermia. Qual è stata la risposta della Nasa a questa importante rivelazione pubblica? Silenzio!
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