Si tratta in particolare di sistemi robotici automatizzati per il prelievo venoso, dispositivi di interfaccia universale per apparecchiature medicali domiciliari per la trasmissione dei dati dei pazienti, dispositivi automatizzati per il traino di letti e barelle.
Oltre sessanta aziende hanno già risposto positivamente all'invito del Pirellone di sviluppare insieme questi nuovi prodotti, partecipando alla prima «audizione collettiva di dialogo tecnico con il mercato», che si è svolta ieri a Palazzo Lombardia. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, introducendo i lavori, affiancato dal sottosegretario all'Università e Ricerca Alberto Cavalli, ha spiegato: «È la prima volta in Italia che viene organizzata un'iniziativa di questo genere. È un modello assolutamente innovativo, che la Lombardia sta realizzando e che ha già attirato l'attenzione sia del Governo sia di altre Regioni. Quelle che svilupperemo sono tecnologie molto avanzate, che possono portare alla realizzazione di brevetti di cui la stessa Regione diventerebbe proprietaria». Questo procedimento, già utilizzato in Gran Bretagna e negli Usa, è promosso dalla normativa comunitaria ma è ancora poco diffuso in Europa. I tecnici di Regione Lombardia e i ricercatori delle aziende si affiancheranno dunque per inventare il prodotto più idoneo alle caratteristiche richieste. Lo stanziamento regionale coprirà i costi del personale impiegato in questa attività.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l'azienda ospedaliera Niguarda, che svolgerà il ruolo di stazione appaltante. «La direzione in cui Regione Lombardia si muove da tempo - ha aggiunto il presidente - è quella di garantire livelli qualitativi sempre migliori a fronte di risorse sensibilmente inferiori». La spesa per la sanità pubblica italiana corrisponde al 7,2 per cento del Pil, un dato tra i più bassi d'Europa. In Lombardia la percentuale scende al 5,4 per cento del Pil, un valore estremamente contenuto in senso assoluto. Considerandolo poi in relazione sia agli elevati volumi di prestazioni effettuate sia al loro standard qualitativo, secondo Formigoni, «giungiamo alla conclusione che in Lombardia è presente oggi un sistema sanitario che garantisce un rapporto costi/benefici in assoluto tra i più bassi al mondo».
L'alleanza con la robotica è sempre più diffusa. Basti pensare che la fondazione Don Gnocchi sta per presentare il robot-ombra che assiste gli anziani a domicilio.
Fonte: http://www.ilgiornale.it
Commento di Oliviero Mannucci: Mi domando, quando arriveranno i robot che sostituiranno i nostri politici? Ah, quanti soldi si risparmierebbero e soprattuto ci sarebbero ZERO ladrocinii, stiamo a vedere se qualcuno ci pensa a costruirne qualche prototipo. Del resto se i pazienti di un ospedale si dovranno affidare ad una macchina, non vedo perchè non potrebbero esserci dei robot a governare l'Italia. Un bel governo tecnologico invece che tecnico, potrebbe essere la soluzione, sempre che i robot rispettino le tre famose leggi della robotica, che i politici che abbiamo oggi non sanno neanche quali sono isto come si comportano.
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