Su Marte tre vulcani fratelli
Generati da un unico getto di materia incandescente
Sarebbero tutti fratelli, i tre vulcani marziani Ascraeus, Pavonis e
Arsia che si trovano allineati nella regione di Tharsis a fianco del
gigantesco vulcano monte Olimpo. A generarli sarebbe stato un unico
pennacchio di materiale incandescente che, risalendo dal mantello,
muovendosi, avrebbe creato in sequenza le tre alture, fatte di una lava
che col tempo sarebbe diventata sempre più densa.
A ricostruire la storia dei più grandi vulcani marziani è una ricerca
pubblicata sul Journal of Geophysical Research.e basata sui dati della
sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Mars Express, che da cinque
anni sta misurando la gravità del pianeta rosso. Le misure sono state
fatte mentre la sonda si trovava tra 275 e 330 chilometri di altitudine
sopra la regione montuosa di Tharsis, attiva dal punto di vista
vulcanologico fino a 100-250 milioni di anni fa. Nel passaggio su
quest'area, la sonda ha risentito della gravità esercitata dalla grande
massa dei vulcani, che ha provocato delle piccole oscillazioni
prontamente misurate e impiegate per ricostruire la densità del
sottosuolo marziano.
L'elevata densità rilevata in corrispondenza della regione montuosa
dimostrerebbe la natura basaltica della sua composizione, in linea con
quella dei meteoriti marziani che sono caduti sulla Terra. I nuovi dati
dimostrano inoltre che la densità della lava è cambiata durante il
periodo di formazione dei tre vulcani di Tharsis. All'inizio c'era una
lava più 'leggera' (detta andesitica) che può teoricamente formarsi
anche in presenza di acqua; in seguito è stata invece coperta da lava
basaltica più pesante. ''Combinando questi dati con l'altezza dei monti,
possiamo dire che Arsia è il piu' anziano, seguito da Pavonis e
Ascraeus'', spiega il coordinatore dello studio Mikael Beuthe,
dell'Osservatorio Reale del Belgio.
Secondo l'esperto, questa transizione potrebbe essere spiegata dalla
variazione del calore nel sottosuolo dovuto a un pennacchio di materiale
caldo proveniente dal mantello che, muovendosi lentamente, avrebbe
generato in sequenza i tre rilievi. Le rilevazioni di Mars Express
dimostrano infine che nella regione di Tharsis la densità dello strato
più esterno della crosta marziana (la litosfera) è variabile. In
particolare, i tre vulcani minori appoggerebbero su una base più densa
rispetto al loro vicino, il monte Olimpo, che con i suoi 21 chilometri, è
il vulcano più alto del Sistema Solare.
Fonte: ansa.it
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