giovedì 26 aprile 2012
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SPAZIO/ L’erede del telescopio spaziale Hubble aiuta gli oculisti
FISICA/ Un magnete gigante per esplorare il mondo a scala nanometrica
Per
questa volta saranno 530 i kg portati in orbita dalla navetta SpaceX;
poi, per ognuno dei 12 voli previsti dal contratto con la Nasa, la media
del carico utile sarà attorno ai 1600 kg. Con queste cifre il cammino
dei privati nello spazio muove i suoi primi passi. Dopo il
prepensionamento dello Shuttle era rimasta solo la russa Soyouz a fare
da tramite tra la Terra e l’avamposto umano stabile nello spazio, cioè
la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che orbita a 400 km dalla
superficie del nostro Pianeta. In mancanza di altri progetti
governativi, i privati si sono già da tempo messi in moto e alcune
società stanno progettando e costruendo satelliti, astronavi e navette.
Tra queste la più avanzata è la Space X
(Space Exploration Technologies Corporation), società californiana
fondata da quell’Elon Mask che ha fatto fortuna con la tecnica del
pagamento elettronico PayPal e ora è diventato un guru dell’aerospace.
L’ammiraglia della flotta Space X è la capsula Dragon, realizzata in
stretta collaborazione con la Nasa e già collaudata con successo in un
primo volo senza uomini a bordo nel dicembre 2010 lanciata dal razzo
Falcon 9. IL veicolo spaziale è stato però pensato e progettato per
portare equipaggi umani e gli uomini di Mask hanno dovuto lavorare non
poco per convincere le agenzie spaziali dell’affidabilità e della
sicurezza del Dragon. Condizioni peraltro doverose e da rispettare con
estremo rigore, viste le tragiche esperienze negative che la pur giovane
storia dell’astronautica ha dovuto registrare.
Per il momento comunque la via privata
allo spazio funzionerà per il trasporto merci e strumenti: il Dragon
sarà infatti impiegata come veicolo cargo per il rifornimento automatico
della stazione spaziale e trasporterà anche dei payload (carichi utili)
di ricerca, compresi alcuni esperimenti studenteschi e dei materiali
scientifici dell’azienda NanoRacks specializzata nella realizzazione di
piattaforme di ricerca low-cost per la ISS.
Il lancio inaugurale, il primo di un
veicolo privato ad agganciare la ISS, ha però una tempistica
travagliata; e in questo riflette le preoccupazioni per la sicurezza di
cui sopra. La data ha subito una serie di rinvii e anche l’ultimo
appuntamento, fissato in un primo tempo dalla Nasa per il prossimo 30
aprile, avrà uno slittamento di una settimana, deciso dalla stessa
SpaceX per poter effettuare ulteriori accurati controlli.
Fonte: http://www.ilsussidiario.net