Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Sunday, April 29, 2012
Oltre 70 asteroidi impattarono la Terra miliardi di anni fa
Un team internazionale di scienziati della Nasa ha mostrato che gli asteroidi giganti, simili o più grandi di quello che si crede abbia estinto i dinosauri, hanno colpito la Terra miliardi di anni fa con una frequenza molto maggiore di quanto che si pensasse finora.
Gli asteroidi che hanno colpito la Terra uccidendo i dinosauri avrebbero dovuto avere almeno un diametro di 10 chilometri. Studiando le antiche rocce dell’Australia e utilizzando i modelli computerizzati, i ricercatori hanno calcolato che quasi 70 asteroidi della stessa dimensione o più grandi hanno impattato la Terra tra 1.8 e 3.8 miliardi anni fa. Durante lo stesso periodo, circa quattro oggetti con dimensioni simili hanno impattato la Luna.
“Questo lavoro ci dimostra che combinando modelli computerizzati sofisticati con le evidenze fisiche arrivate dal passato, si può aprire una finestra importante sulla storia della Terra.” dichiara Yvonne Pendleton, direttore dell’Istituto della Scienza Lunare al Centro della Ricerca di Ames della Nasa a Moffett Field, California.
Le prove per questi impatti sul Pianeta arrivano da sottili strati delle rocce che contengono resti quasi sferici e goccioline delle dimensioni di granelli, chiamate “piccole sfere” (spherules). Questi globuli si trovavano prima negli enormi pennacchi creati dai mega-impatti sulla Terra. Poi le goccioline sono tornate sulla Terra, creando strati sedimentari sottili, ma molto estesi conosciuti come “letti globulari”.
“I letti parlano di un intenso periodo di bombordamenti sulla Terra” ha detto William Bottle, ricercatore principale del team dello studio sugli impatti del Southwest Research Institute (SwRI) a Boulder, Colorado. “la loro fonte è stata un mistero per anni.”
I risultati ottenuti supportano la teoria secondo la quale i pianeti Giove, Saturno, Urano e Nettuno si sono formati in orbite differenti circa 4.5 miliardi di anni fa e poi sono migrati nelle loro attuali orbite circa 4 miliardi di anni fa grazie alle interazioni tra le forze gravitazionali nel giovane sistema solare. Questo evento ha innescato un bombordamento di comete e di asteroidi nell’intero sistema solare, chiamato “intenso bombardamento tardivo”. In questo studio, il team ha creato un modello dell’antica fascia asteroidale principale, seguendo le tracce di quello che sarebbe potuto succedere quando le orbite dei pianeti giganti sono cambiate. Gli scienziati hanno scoperto che la porzione più interna della fascia era stata squilibrata e quindi poteva distribuire numerosi grandi impatti sulla Terra e sulla Luna su lunghi periodi.
Secondo la ricerca, almeno 12 mega- impatti hanno prodotto i letti sferici durante il periodo Archeano tra 2.5 e 3.7 miliardi anni fa, il tempo della formazione della vita sul nostro Pianeta.
La frequenza degli impatti indicata dai modelli computerizzati è in corrispondenza con i numeri e l’età dei letti sferici ritrovati nei siti paleontologici studiati. Questi risultati mostrano anche la possibilità che gli ultimi impatti dell’intenso bombardamento tardivo sulla Terra abbiano creato il cratere Vrederfort in Sudafrica e il cratere Sudbury in Canada, infatti tutti e due si sono formati circa 2 miliardi anni fa.
Scritto da Hoda Arabshahi per http://gaianews.it
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