L'istituto tecnico "Enrico Fermi" di via Trionfale partecipa alla competizione europea CanSat. L'oggetto da inviare nello spazio è grande come una lattina per bibite e misura temperature, pressione, umidità e campo magnetico. Sarà teleguidato fino all'atterraggio
di SARA GRATTOGGIDomani alcuni studenti della scuola partiranno per la Norvegia, dove mercoledì prossimo, 25 aprile, verrà lanciato il satellite dall'isola di Andova, a 200 km dal Polo Nord. Una volta nello spazio, a circa un chilometro di altezza, "ENFoRCE" (Enrico Fermi Research Cansat Experiment) avrà il compito di misurare la temperatura, la pressione, l'umidità, l'accelerazione e il campo magnetico e di effettuare poi un atterraggio guidato in prossimità della base di lancio.
Per compiere la missione gli studenti hanno progettato e costruito un piccolo sistema robotico composto da tre microcontrollori Arduino, due servomotori, un Gps e una serie di sensori. Il CanSat, dopo essersi sganciato dal lanciatore, verrà guidato a terra da uno studente che, tramite una coppia di radio digitali Xbee e un joystick, comanderà il parapendio verso la destinazione. Il dispositivo dovrà, infatti, ricadere in uno spazio circoscritto e dovrà essere recuperabile integro, requisito richiesto dalla competizione. Una volta compiuta la "missione", la squadra del Fermi analizzerà e presenterà i dati raccolti a una commissione dell'Esa,che annuncerà i vincitori della competizione il 26 aprile.
"Per la realizzazione del CanSat - spiega la preside, Monica Nanetti - è stata preziosa la collaborazione di un ex studente del Fermi, Massimiliano Di Capua, che ora studia all'Università del Mariland e collabora con la Nasa in alcuni progetti, tra cui la realizzazione di alcuni habitat spaziali. Insieme a lui e ai professori Claudio Anelli, Luca Bossi, Serafino Vacca e Maurizio Vichi, i docenti del Fermi referenti del progetto, un team di 14 studenti del triennio di Elettronica, Informatica e Fase ha realizzato il piccolo satellite robot. L'intero progetto ha fornito agli studenti l'opportunità di vivere in prima persona i processi relativi alla progettazione di un sistema complesso e alla sua realizzazione e ne siamo molto orgogliosi".
(20 aprile 2012)
Fonte: http://roma.repubblica.it
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