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Wednesday, May 23, 2012

La Nasa non ha fondi, saranno gli europei a guidare la ricerca sull'energia oscura

Gli scienziati americani che fecero la scoperta saranno solo partner minoritari


Una scoperta americana soffiata dagli europei: è questo l'amaro destino toccato a tre premi Nobel americani, che saranno solo spettatori dello sviluppo delle loro ricerche in campo astronomico. La scoperta del team statunitense sull’energia oscura, la misteriosa forza fisica che muove l’espansione dell’universo, ha aperto la strada a nuove importantissime ricerche in campo astronomico, ma i beneficiari delle intuizioni degli scienziati americani saranno i ricercatori dell'Agenzia spaziale europea, che nel 2019 prevedono il lancio della navicella spaziale Euclide, che raccoglierà dati utili per nuove ricerche.


Colpiti da un consistente taglio dei fondi, il destino dei tre premi Nobel sarà quello di essere solo partner minori dei colleghi e avversari europei, che prevedono di svelare per primi uno dei misteri più affascinanti dell’universo, e di dare delle risposte alla grande domanda su quale fine lo attende, se un’espansione all’infinito o un’implosione gravitazionale, il cosiddetto ‘Big Crunch’.

Alcuni astronomi non vedono niente di male in questa situazione: permetterà agli scienziati americani, dicono, di raccogliere importanti dati da sfruttare nella missione Nasa organizzata per il 2024. Inutile dire che per molti altri, per la maggioranza della comunità scientifica americana, questa è una cocente sconfitta: per il prossimo decennio gli astronomi americani saranno relegati a un ruolo minore, osservando passivamente lo sviluppo della loro scoperta.

“E’ fantastico collaborare con altre missioni” ha dichiarato Adam Riess, uno dei tre vincitori del Nobel. “Ma devo dire che è deludente vedere gli Stati Uniti perdere e dare in appalto il proprio ruolo di leader in una delle aree più interessanti della ricerca spaziale”. Per Riess e i suoi colleghi, questo è il segnale di una preoccupante tendenza negli Stati Uniti, dove vengono effettuati sempre maggiori tagli al budget riservato agli scienziati, che ha portato negli ultimi anni a farsi soffiare dall’Europa il primato in tante importanti ricerche, come quella del bosone di Higgs.

Michael Turner, cosmologo dell’Università di Chicago, ha definito l’energia oscura “un esempio di come gli Stati Uniti sembrino ultimamente considerare con superficialità le questioni scientifiche”. “Abbiamo scoperto l’energia oscura – ha dichiarato Turner – abbiamo la più grande comunità di scienziati specializzata in questo campo e una lunga storia di ricerca. Stiamo progettando questa missione spaziale dal 1998 e ora la organizzeranno gli europei, con una nostra partecipazione minoritaria. C’è qualcosa di sbagliato e allarmante in questa immagine che va delineandosi”.

Saul Perlmutter, dell’Università di Berkeley, California, un altro dei Nobel per la ricerca sull’energia oscura, ha dichiarato: “Il pericolo è che saremo spettatori del progresso della scienza e dei successi degli altri scienziati, senza poter prendere parte attiva in questo processo, mentre negli altri Paesi verranno completati e iniziati nuovi progetti: rimarremo esclusi.” C'è da fare però una precisazione: mentre nella ricerca astronomica il budget, negli ultimi anni, è andato in effetti progressivamente diminuendo, il presidente Obama proprio lo scorso febbraio ha aumentato i fondi destinati al Dipartimento di ricerca e a quello tecnologico. Debra Elmegreen, presidente della Società astronomica americana, è stata spesso a Washington ultimamente, per parlare con il presidente. “Il Congresso supporta il progresso della scienza in tutti i campi – ha dichiarato Elmegreen – sono sicura che presto tutti riconosceranno il bisogno di investire anche nella scienza astronomica e nella tecnologia spaziale. La leadership degli Stati Uniti è a rischio in praticamente tutti i campi, non possiamo lasciar cadere pure questo, sprecando tutte le risorse che abbiamo”.

In un articolo recente sul New York Times, Steven Weinberg, premio Nobel e professore dell’Università di Austin, Texas, ha evidenziato come al giorno d’oggi la scienza e la ricerca debbano combattere per accaparrarsi i fondi contro altre cause di primo piano, come la sanità e l’educazione. La soluzione, secondo Weinberg, è semplice: alzare le tasse. Frank Wilczek, altro premio Nobel del Massachusetts Institute of Technology, si è detto meno pessimista di Weinberg, ma non meno preoccupato dal fatto che, con la fine della guerra fredda e lo scoppio della crisi economica, il tradizionale supporto della politica alla ricerca scientifica sia venuto meno, lasciando solo “un’indistinta e pigra voglia di partecipare indirettamente alla ricerca, invece di fare da sé qualcosa di grandioso”. Wilczek ha aggiunto: “L’energia oscura è il fatto più misterioso di tutta la fisica, quello che ha il potenziale più alto di sconvolgere tutto quello in cui abbiamo sempre creduto”.

Fonte: http://america24.com

Commento di Oliviero Mannucci: Quando si costituirà l' ISA ( International Space Administration), l'uomo finalmente potrà inaugurare la vera era spaziale, quella che lo porterà a giungere dove nessun uomo è mai giunto prima. Bisognerebbe solo ricordarsi che la Terra vistaddallo spazio non ha confini.

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