Tre scosse, la più forte di magnitudo 6, avvertite in tutto il Nord est. Deceduti quattro operai schiacciati nel crollo di un tetto e due donne per lo spavento. Evacuazioni e sfollati. Il Papa: prego le vittime
FERRARA - Alle 4.04 una fortissima scossa di terremoto ha sconvolto l'Emilia Romagna: il bilancio è di sei morti e almeno 50 feriti. I danni maggiori nel ferrarese a Sant'Agostino e Finale Emilia. Quattro operai,una donna tedesca di 37 anni e un'anziana ultracentenaria le vittime accertate al momento. Danni ingienti anche ai monumenti: tre le quattro torri della Rocca di San Felice in Panaro, nel modenese, sono crollati. Ma la paura non è finita: la terra continua a tremare con nuove scosse di assestamento. L'ultima nel ferrarese.
Le vittime. Due operai, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, stavano lavorando a nella fabbrica Sant'Agostino Ceramiche: sono morti schiacciati sotto il crollo del tetto. Un altro operaio è morto nel crollo di un capannone industriale a Ponte Rodoni di Bondeno (il video della fabbrica crollata). La quarta vittima, Gerardo Cesaro, 57 anni, prossimo alla pensione, è stata individuata sotto le macerie della fonderia Tecopress di Sant'Agostino. Le due donne sono morte per lo spavento: la donna tedesca a Sant'Alberto di San Pietro in Casale (Bologna), l'ultracentenaria a Sant'Agostino.
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Panico e vittime
Le scosse. Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha rivisto a 6 (dal precedente 5.9) la magnitudo del terremoto delle 4.04 e l'ipocentro della scossa a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1). Nella stessa zona, alle 5.35 è stata registrata una replica di magnitudo 3.3 e, alle 5.44, una terza scossa di magnitudo 2.9. Nell'arco della mattinata, inoltre, sono state avvertite ulteriori scosse d'assestamento.
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La terra trema in Emilia Romagna
Gli operai morti. Lavoravano al reparto monocottura della Sant'Agostino Ceramiche due degli operai morti sotto il crollo del tetto della fabbrica. «Mi sembra di vivere un incubo», racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6 (i genitori di Nicola Cavicchi: oggi non doveva lavorare).
La terza vittima è un operaio marocchino di 29 anni morto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.
Due donne morte per lo spavento. Per un malore è morta una donna tedesca di 37 anni a Sant'Alberto di San Pietro in Casale (Bologna). Ha perso la vita per lo spavento anche una ultracentenaria a Sant'Agostino. Lo si apprende dai soccorritori impegnati nelle ricerche dell'operaio disperso sotto le macerie della fonderia Tecopress.
In provincia di Bologna 14 persone evacuate. La donna tedesca morte per un malore e 14 evacuati è il parziale bilancio delle conseguenze del sisma in provicia di Bologna. Sono stati inoltre accertati il crollo di una statua all'interno della Chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore. Dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone. Calcinacci sono caduti nella chiesa di San Matteo della Decima. In località Ronchi presso comunità terapeutica caduta tegole dal tetto e varie crepe interne si sono aperte sui muri dell'edificio. A Galeazza (castello di Galeazza) è caduta la parte superiore della torre.
Salva per miracolo una bimba di 5 anni: Sos da New York. Una telefonata arrivata da New York ha avvertito il centralino del 113 di Roma che una bimba di cinque, Vittoria Vultaggio, era sepolta sotto le macerie di un palazzo. Da Roma è stata chiamata Modena e la bimba si è salvata. A chiamare il figlio di una famiglia vicina di casa di Vittoria che abita a New York e che aveva telefonato ai genitori per sapere come stavano. I genitori gli hanno detto che non riuscivano a chiamare i soccorsi per problema di linea e hanno sollecitato il figlio che lavora alla Columbia University a chiedere aiuto.
«È salva per miracolo» dice lo zio di Vittoria, estratta illesa dalla sua camera da letto nella località Obici, alle porte di Finale Emilia. «Sono corso da mia sorella - ha detto Enrico Grillenzoni - che i soccorritori stavano già lavorando. La camera di Vittoria, al primo piano, era stata travolta dall'antica torretta adiacente, peraltro fresca di restauro, il tetto le era crollato addosso ma due travi hanno retto e lei era sotto. Qualche ferita lieve a una gamba, molta paura, ma nessuna frattura. È stato un miracolo» (continua a leggere).
Chiesa crollata a Mirandola: bimbi salvi. «Questa mattina dovevano esserci le comunioni - ha detto a Sky Tg24 il parroco della chiesa di Mirandola - Per fortuna i nostri ragazzi si sono salvati. Se fosse successo qualcosa ai nostri bambini sarebbe stato tremendo, invece, ringraziando Dio, ci sono danni solo alla chiesa».
Palazzo crollato a Finale Emilia: salve 11 persone. Il Palazzo dei Veneziani, storico edificio di Finale Emilia, gravemente colpito dal terremoto, è parzialmente crollato e le 11 persone di tre famiglie che vi abitavano si sono miracolosamente salvate. Per uscire dalla corte hanno dovuto abbattere a spintoni un muro di cinta. A raccontarlo uno dei superstiti, Vincenzo Stefanile, che ha negato che ci siano stati feriti nel crollo. «In casa è venuto giù tutto, mobili, televisore, piatti, lampadari, ma non ci siamo fatti niente - ha detto - siamo tre nuclei, il crollo per fortuna ha riguardato il tetto e un solaio dove non c'era nessuno. Siamo riusciti a salvarci, senza danni». L'edificio si chiama così perchè anticamente abitato da veneziani, quando il centro del paese era attraversato dal fiume Panaro, ora coperto e allora navigabile. Il corso d'acqua passava tra la torre del castello degli Estensi e la torre dei Modenesi, entrambe crollate, ed era lì che passavano i navigli per i commerci tra Venezia e il Modenese, in quello che è l'attuale Viale Trento e Trieste.
Danni anche a San Felice, dove è crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione è stato evacuato l'ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti più gravi e i neonati anche dall'ospedale di Mirandola. Semre a Finale Emilia il campanile di una chiesa ha riportato danni.
Nel Ferrarese sono stati segnalati numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Tanta paura ma nessun danno, invece, nel capoluogo felsineo, dove la gente è scesa in strada. «Questa notte in casa non torno più - ha raccontato una ragazza che si è radunata in piazza Maggiore insieme ad altre decine di persone - ho sentito una gran botta e sono corsa in terrazza, avevo paura di cadere».
I soccorsi. Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, in Prefettura a Ferrara ha svolto un vertice sull'emergenza terremoto. Garbielli ha parlato di «situazione sotto controllo», ma sui «terrimoti non si danno previsioni». L'attività scolastica è sospesa in alcuni comuni a rischio. È stato attivato, riferisce la Protezione civile, il volontariato regionale per fornire assistenza alla popolazione dei territori colpiti.
Aperti centri di accoglienza. Nel Modenese sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati. È stato chiuso l'accesso al centro storico di Finale. Già evacuati l'ospedale e la casa protetta di Finale Emilia. In via precauzionale disposta anche quella dell'ospedale di Mirandola.
La Protezione Civile sta facendo verifiche su ponti ed edifici pubblici. Già decisa anche la chiusura delle scuola domani a Finale, S.Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche. Interrotta poi la strada provinciale che attraversa San Possidonio; ed è stata disposta l'interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona per l'inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.
Il Papa: prego per le vittime. «Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell'Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto - il Papa al Regina Coeli - Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti».
Scossa avvertita in Lombardia e Toscana. Oltre che in Emilia Romagna, la scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Tanta la paura e le persone che si sono riversate in strada, specialmente nel centro di Bologna, come tante sono state le chiamate ai Vigili del fuoco, che non hanno al momento registrato particolari danni a persone o cose.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it
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