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Monday, May 7, 2012

Passaggio Venere davanti al Sole per cercare la vita su pianeti extrasolari

Cratere lunare Tycho. Fonte NASA

Questo paesaggio lunare mostra l'impatto del cratere Tycho, che mostra i segni di uno dei più violenti impatti da asteroide sulla nostra Luna. Crediti: NASA/ESA/D. Ehrenreich


Il paesaggio nella foto della NASA mostra un cratere da impatto chiamato Tycho. Si tratta di una testimonianza di uno dei più violenti incontri tra un asteroide e la Luna. Ma gli astronomi non vogliono studiare il cratere, bensì usarlo come uno specchio per osservare il passaggio di Venere, il pianeta più simile alla Terra del sistema solare, all’inizio di giugno.

I preparativi sono ferventi presso la NASA, tutto dovrà essere pronto per i prossimi 5 e 6 giugno, quando Venere passerà davanti al Sole e gli astronomi vorranno misurare questo passaggio utilizzando uno stravagante metodo: la luce riflessa della Luna.

Il motivo è molto semplice: Hubble non può guardare direttamente il Sole, quindi gli astronomi hanno pensato di puntare il telescopio verso la Luna, usandola come uno specchio per catturare la luce solare riflessa e isolare la piccola frazione di luce che passa attraverso l’atmosfera di Venere. Grazie a questa piccolissima frazione di luce gli scienziati riusciranno a carpire informazioni importantissime sulla costituzione dell’atmosfera vi Venere.

Anche se è di certo molto interessante capire la costituzione precisa dell’atmosfera della nostra ‘sorella terribile’, questo esperimento sarà una sorta di test di laboratorio per verificare la tecnica e applicarla ai pianeti extrasolari. Mentre infatti su Venere possono arrivare le nostre sonde, i pianeti che ruotano attorno alle stelle diverse dal Sole distano anni luce dal nostro sistema solare, e l’unico modo per capire la loro costituzione è quello di analizzare la la flebile luce che arriva fino a noi passando per la loro atmosfera.

Nel caso delle osservazioni del transito di Venere, gli astronomi già conoscono da decenni e con una buona precisione la composizione chimica dell’atmosfera di Venere, e sanno che essa porta a pensare che non ci siano segni di vita sul pianeta, almeno di vita come la conosciamo. Ma il transito di Venere sarà utilizzata per verificare se questa tecnica avrà la possibilità di rilevare le ‘impronte digitali’ molto deboli di un pianeta simile alla Terra, magari abitabile, fuori del nostro sistema solare che transita in modo simile davanti alla sua stella. E Venere è il candidato ideale, perché è simile per dimensioni e massa al nostro pianeta.

Gli astronomi useranno tutti gli strumenti più avanzati di Hubble, come la Advanced Camera for Surveys, la Wide Field Camera 3 e lo Space Imaging Telescope Spettrograph, per visualizzare il transito in una gamma di lunghezze d’onda dall’ultravioletto all’infrarosso. Durante il transito, Hubble scatterà immagini ed eseguirà una spettroscopia, dividendo la luce del Sole nei suoi colori costituenti, e questo potrebbe fornire informazioni sulla composizione dell’atmosfera di Venere.

Hubble osserverà la Luna per sette ore, prima, durante e dopo il transito in modo che gli astronomi possano confrontare i dati. Gli astronomi hanno bisogno di un’osservazione molto lunga perché sono alla ricerca di firme spettrali estremamente deboli. Solo un centomillesimo della luce del Sole filtra infatti attraverso l’atmosfera di Venere e verrà riflessa dalla Luna.

L’immagine nell’articolo, fornita dalla NASA, è stata scattata con la Advanced Camera for Surveys di Hubble, e rivela caratteristiche lunari con una risoluzione di 170 metri. Quello che sembra un grande occhio nella parte destra dell’immagine è il cratere d’impatto, causato da un asteroide che colpì il nostro satellite circa 100 milioni di anni fa. I solchi luminosi che si irradiano dal cratere si sono formati grazie al materiale espulso dalla zona d’impatto durante la collisione con l’asteroide. Il cratere Tycho è di circa 80 chilometri di larghezza ed è circondato da un bordo di materiale che risale circa 5 km sopra il fondo del cratere. L’immagine misura 700 chilometri in tutto.

Questa è una ghiotta e rara occasione per vedere transitare Venere davanti al Sole. Il passaggio successivo avverrà nel 2117. I transiti di Venere si verificano in coppie, separate da otto anni. L’ultimo evento è avvenuto nel 2004.

Fonte: http://gaianews.it

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