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Wednesday, June 27, 2012

Una lente cosmica svela un’antichissima galassia

Creata dalla gravità di un gigantesco ammasso di galassie

Si trova a 10 miliardi di anni luce dal nostro Sistema Solare ed è l'ammasso di galassie più massiccio mai osservato a questa distanza. Il suo campo gravitazionale distorce la luce delle galassie alle sue spalle, creando un effetto chiamato lente gravitazionale. La scoperta, pubblicata sull’ Astrophysical Journal, si deve al gruppo dell'Università della Florida coordinato da Anthony Gonzalez.

‘’Quando l’ho visto per la prima volta, ho continuato a guardare, pensando che se ne sarebbe andato’’, ha commentato Gonzalez. ‘’La galassia dietro quell'ammasso è molto comune ed ha un sacco di stelle giovani, ma l'ammasso di galassie di fronte è davvero gigantesco’’.

La lente gravitazionale o flessione di luce di una galassia distante, non è mai stata osservata dietro ad un ammasso galattico di queste dimensioni. Notevoli perché la sua distanza dal telescopio, 10 miliardi di anni uce, sta a significare che esisteva già quando l'universo aveva solo un quarto della sua età attuale (circa 14 miliardi di anni). Gli attuali modelli sull’evoluzione dell'universo suggeriscono che gli ammassi di questa portata erano relativamente pochi quando l'universo era giovane.

I ricercatori hanno inizialmente individuato questo gruppo di galassie utilizzando il telescopio Spitzer della Nasa, anche se le prime prove di una lente cosmica sono emerse nel 2010 dalle immagini catturate dal telescopio spaziale Hubble. Gli studiosi hanno usato i dati elaborati dal radiotelescopio Carma (Combined Array for Research in Millimeter-wave Astronomy) e li hanno confrontati con quelli dell’osservatorio a raggi X Chandra della Nasa per verificare in modo indipendente massa e distanza.

Secondo l’autore ‘’individuare un gruppo di tale entità a quella distanza in un piccolo campo di osservazione potrebbe significare che gli scienziati hanno sottovalutato quanti ammassi enormi esistevano 10 miliardi di anni fa’’, ha detto ancora Gonzalez. ‘’Abbiamo bisogno di trovare altri ammassi di queste dimensioni in modo da poter ottenere più dati – ha concluso – e finora abbiamo solo un esempio da studiare’’.

Fonte: ansa.it

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