Raggi laser giganteschi, trattori gravitazionali e perfino rocce colorate: quando si pensa a come evitare l'impatto con gli asteroidi, la fantasia degli scienziati non conosce limiti
La pioggia di meteoriti che ha colpito gli Urali ha causato danni e numerosi feriti, riaccendendo inquietanti interrogativi sulla sicurezza di noi piccoli e indifesi abitanti del pianeta Terra. E anche l'asteroide 2012 DA14 che ci passerà vicinissimo , nonostante le rassicurazioni degli esperti, ci sembra una minaccia.
Sono anni che eventi come questi ci mettono in allarme. Tanto che la Nasa dal 1998 osserva il cielo cercando di rilevare eventuali blocchi di roccia la cui orbita passerà vicino alla Terra. Si chiamano Near Hearth Object (NEO), oggetti vicini ala Terra.
L'agenzia calcola ora è ben monitorato circa il 90% dei NEO più preoccupanti, quelli, per intenderci, che hanno una misura di oltre un chilometro di diametro (l'asteroide che spazzò via i dinosauri si stima sia stato tra i 7 e i 10 chilometri) Questi pesi massimi rappresentano circa il 10% dei 10 mila Neo conosciuti. Per fortuna la maggior parte, come il DA14 2012, sono più piccoli. Questo li rende meno pericolosi, anche ovviamente sarebbero molto dannosi se colpissero una zona abitata.
Altri ricercatori, nel frattempo, sono impegnati a capire cosa fare se venisse davvero rilevato un asteroide pericoloso in rotta di collisione con la Terra. Nel film di fantascienza Armageddon, Bruce Willis guida un team di trivellatori lanciati nello spazio a combattere un asteroide pericoloso con armi nucleari. Ma in realtà un'esplosione nucleare frammenterebbe un asteroide di grandi dimensioni in parti più più piccole, che potrebbero ugualmente colpire la Terra.
Ma potrebbero esserci sono altre soluzioni a un eventuale (e speriamo improbabile) arrivo di un pericolo dal cielo. L'Agenzia spaziale europea sta lavorando a un progetto chiamato Don Quijote per realizzare un grande veicolo spaziale che possa essere lanciato contro l'asteroide. Un'altra idea, molto più fantasiosa, è quella di "dipingere" il lato dell'asteroide con colori chiari o scuri, modificando il modo in cui il sole ne può influenzare la traiettoria.
Poi c'è la soluzione che prevede di "parcheggiare" un veicolo spaziale in orbita intorno all'asteroide, come una sorta di "trattore gravitazionale": sfruttando la gravità potrebbe deviarlo pian piano.
Ma la teoria più recente è quella di due scienziati della University of California e ribattezzata Destar, in cui laser a energia solare messi in orbita e in funzione accanto a un asteroide minaccioso, sarebbero in grado di modificarnee l'orbita nel corso del tempo, praticamente dandogli una spinta. Oppure laser di circa 10 km di diametro potrebbero addirittura polverizzare asteroidi di grosse dimensioni. Idee ancora sospesa tra realtà e fantascienza, che comunque ci auguriamo di non dover mai provare ad applicare.
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