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Monday, October 6, 2014

Novi Ligure: Rischio nucleare, Medicina Democratica chiede un'indagine

L'associazione ambientalista propone un'indagine epidemiologica sui dipendenti dello stabilimento Fn, da estendere poi ai cittadini di Bosco Marengo e agli abitanti della Fraschetta. Il referente provinciale Lino Balza punta il dito contro i Comuni che non hanno stilato i piani di emergenza

 BOSCO MARENGO – Un’indagine epidemiologica sui lavoratori dell’ex “Fabbricazioni Nucleari”, da estendere successivamente agli abitanti di Bosco Marengo e delle frazioni che si trovano nei pressi dello stabilimento. La propone Lino Balza [nella foto], referente provinciale dell’associazione ambientalista Medicina Democratica.

"Grazie ai contributi economici raccolti per sostenere il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato contro il decommissioning dell’impianto nucleare, promuoveremo una indagine epidemiologica sui lavoratori dell’ex Fn e sui cittadini di Bosco Marengo e paesi limitrofi. Ma siamo ottimisti e speriamo a breve di poter annunciare una indagine epidemiologica completa per tutta la Fraschetta, da Alessandria a Tortona a Novi Ligure", dice Balza.

Medicina Democratica chiede che i fondi erogati dallo Stato ai Comuni sede di impianto nucleare (per Bosco Marengo si parla di 1,2 milioni di euro negli anni dal 2004 al 2009) vengano utilizzati per la realizzazione di indagini epidemiologiche e iniziative sanitarie e ambientali. "Il 'baratto soldi/salute' diventa addirittura una beffa per il Comune di Alessandria, che non riceve nemmeno un euro, mentre sono proprio i sobborghi di Mandrogne, Litta Parodi e Cascinagrossa i più vicini al deposito nucleare", afferma Balza.

Medicina Democratica inoltre chiede che tutti i Comuni della zona elaborino e illustrino ai propri cittadini i piani di emergenza nucleare. "L’impianto di Bosco Marengo, in piena Fraschetta, tra i comuni di Pozzolo e Alessandria può essere oggetto di incidente senza che nessuno di questi Comuni, né altri vicini (Novi, Frugarolo e così via) abbia provveduto a informare i cittadini sui piani di emergenza", conclude Lino Balza.

 
Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info
 

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