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Tuesday, April 10, 2012

Se Fukushima fosse stata negli Usa...

Il fallout radioattivo delle vecchie centrali a rischio


L'Ong statunitense Natural resources defense council (Nrdc) ha presentato un impressionante dossier intitolato "What if the Fukushima nuclear fallout crisis had happened here?" che ricostruisce le conseguenze di un incidente nucleare come quello di Fukushima Daiichi negli Usa, dove ci sono 104 reattori nucleari. L'associazione si è basata su un blocco dell'energia primaria e del backup, come accaduto a Fukushima, con una conseguente fusion e l'emissione di "pennacchi" radioattivi, calcolando il fall-out da gravi incidenti nucleari sulla base dei modelli meteorologici reali dell'11 e 12 marzo 2011, il giorni del terremoto/tsunami giapponese e dell'innesco della tragedia nucleare che continua ancora.

L'ipotesi non è per nulla remota, visto che nel 2011, cinque centrali nucleari statunitensi hanno avuto arresti di energia a casa di eventi naturali: Calvert Cliffs - Lusby (Md) per un uragano; North Anna - Louisa (Va) per un terremoto; Ft Calhoun (Ne) per un alluvione; Browns Ferry - Athens (Al) e Surry, (Va) per due tornado.

L'Nrdc sottolinea: «Dato che le centrali nucleari degli Stati Uniti sono vulnerabili ad incidenti gravi con fallout nucleare, un futuro grave incidente è una possibilità reale. Nel 2011 cinque centrali nucleari negli Stati Uniti hanno perso l'energia primaria a causa di terremoti o di eventi meteorologici estremi, inclusi tornado, uragani e inondazioni. Fortunatamente i "backup power systems kicked" hanno funzionato e in questi impianti è stato evitato un disastro. Ma il maltempo non è l'unico fattore di rischio. Altri fattori di rischio includono: Il tipo di reattore: «Ci sono due tipi di reattori operanti negli Stati Uniti: Boiling water reactors (reattori ad acqua bollente - Bwr) e Pressurized water reactors (reattori ad acqua pressurizzata - Pwr). Alcuni esperti giudicano che la progettazione e la struttura dei Bwr non proteggono contro il rilascio di radiazioni nel corso di un incidente grave come fanno più efficacemente i Pwr. I 4 reattori coinvolti nella crisi nucleare di Fukushima erano Bwr» Sulla mappa nucleare degli Usa gli esperti dell'Nrdc hanno contrassegnato di rosso i reattori Bwr.

C'è poi la questione dell'età dei reattori: i reattori sono stati progettati per funzionare per 40 anni, ma l'organismo di regolamentazione che sovrintende la sicurezza nucleare negli Stati Uniti, la Nuclear regulatory commission (Nrc), ha ri-concesso la licenza ad alcune centrali nucleari per farle funzionare per 60 anni, ben oltre il loro originarii "engineered design lifetime"». Sulla mappa Nrdc questi reattori a vita prolungata sono contrassegnati con una bandiera rossa.

Poi il nodo del livello di potenza del reattore: «L'Nrc ha dato l'approvazione a molti utility operators di aumentare la potenza di funzionamento dei reattori nucleari, anche per reattori tipo Fukushima, e in alcuni casi più volte e per livelli di potenza significativamente più elevati. Questi cosiddetti "power uprates" spingono i reattori oltre ciò per cui sono stati originariamente progettati a fare, e potrebbero aumentare il rischio radiologico in caso si verifichi un incidente nucleare». Sulla mappa, gli esperti Nrdc hanno segnato con una bandiera rossa i reattori che hanno ottenuto "power uprates" dall'Nrc.

Il rapporto sottolinea: «Se una persona riceve una razione di radiazione da un incidente nucleare, vede aumentato il proprio rischio di ammalarsi di cancro di 1 su 1000 (media di tutte le età ed entrambi i sessi). E anche se la Nrc ritiene che le probabilità di un incidente grave con fallout e fusione del nocciolo di uno qualsiasi dei 104 reattori nucleari degli Stati Uniti sia piccola (meno di 1 su 10.000 probabilità per anno), possiamo permetterci il rischio? Milioni di giapponesi sono stati esposti alle radiazioni di Fukushima, aumentando il loro rischio di sviluppare il cancro e il costo dell'incidente Fukushima si prevede superi i 100 miliardi di dollari, e gli effetti ambientali dureranno per generazioni. Cosa succederebbe se un meltdown si verificasse in una delle 65 centrali nucleari negli Stati Uniti?».

Dopo aver spiegato cosa succede in un incidente nucleare grave come quello di Fukushima Daiichi la Ndrc ha ricostruito un fallout nucleare simile sulla mappa degli Stati Uniti, utilizzando i bollettini meteo della National oceanic and atmospheric administration dell'11 e 12 marzo 2011. L'associazione ha realizzato modelli basandosi sulle condizioni meteorologiche Usa e sui pennacchi radioattivi fuoriusciti da Fukushima e ha determinato cosa sarebbe accaduto se un reattore nucleare statunitense avesse subito un incidente dello stesso livello. Per questo lavoro l'Nrdc ha utilizzato il computer model del ministero della difesa Usa Hazard prediction assessment capability (Hpac) Alcuni dei modelli di fallout si estendono lontano dalla centrale nucleare, portati dai forti venti che soffiavano in quei giorni. In altri impianti, dove l'aria a metà marzo 2011 era stabile, il fallout aleggiava e si depositava nelle vicinanze della centrale. Il computer model di questi incidenti nucleari gravi, per una durata di due giorni, con i molteplici rilasci di radiazioni, simile a quanto accaduto a Fukushima, «Dato che il vento ha cambiato direzione in tale periodo di tempo i fallout e possono essere trasportati in direzioni diverse dall'impianto - dice il rapporto - Abbiamo anche dimostrato che nella mappa Nrdc, non solo nelle zone di evacuazione di 10 miglia definite dal governo Usa, ma anche nelle zone di 50 miglia, il potenziale di contaminazione del suolo sarebbe ancora alto con un incidente nucleare grave».

Il documento spiega perché bisogna che il governo federale Usa intervenga immediatamente per evitare il rischio di fallout per un incidente nucleare: «Con 6 milioni di americani che vivono entro 10 miglia da una centrale nucleare degli Stati Uniti, la zona di evacuazione definita dal governo federale, e più di 120 milioni di americani che vivono entro 50 miglia da una centrale nucleare degli Stati Uniti, la distanza che il governo degli Stati Uniti ha detto agli americani di evacuare dalla zona intorno all'impianto di Fukushima, non possiamo permetterci di stare a guardare e sperare che qui non succeda il peggio, soprattutto con le condizioni meteorologiche estreme che si intensificando in tutto il mondo».

E i rischi gravi non mancano: la bandiere rosse sulla mappa campeggiano su 23 reattori nucleari Bwr dello stesso tipo di quelli coinvolti nel disastro nucleare di Fukushima Daiichi. Alcuni Bwr sono in funzione vicino a grandi città come Philadelphia. Quasi tutti i 104 reattori nucleari Usa sono stati progettati e costruiti tre o quattro decenni fa, ma nonostante siano stati progettati per funzionare 40 anni, la Nrc ha prolungato la vita di 71 reattori in 32 centrali nucleari per 60 anni e il 90% dei reattori nucleari Usa hanno avuto l'autorizzazione ad aumentare la loro potenza oltre quanto prevedeva il loro progetto originale. «Eppure la Nrc non ha ancora reso una sola centrale nucleare degli Stati Uniti più sicura di quanto non lo fosse dopo l'incidente di Fukushima circa un anno fa», si legge nel dossier. Dopo il disastro Fukushima, una task force messa insieme dal presidente della Commissione ha individuato un elenco di miglioramenti della sicurezza, alcuni dei quali ritenuti essenziali, che dovevano essere «Avviati senza inutili ritardi», ma che sono ancora lontani dall'essere attuati e che forse non lo saranno mai, dati che alcuni di questi miglioramenti della sicurezza sono stati indicati dalla Nrc fin dagli anni ‘90.

Fonte: http://www.greenreport.it

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