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Wednesday, April 4, 2012

Square Kilometer Array, il super radiotelescopio che genererà più dati dell’intera rete Internet

Domenico Puca

Fonte: http://altadefinizione.hdblog.it

Per ora si tratta solo di un enorme telescopio disegnato su foglio, la cui costruzione non è ancora iniziata. Secondo alcune stime, sarà ultimato nel 2024 e sarà in grado di generare più dati in un solo giorno dell’intera rete di Internet.


Il colosso informatico IBM sta collaborando con ASTRON (Istituto olandese di Radio Astronomia) per sviluppare la prossima generazione di tecnologia informatica necessaria per gestire la quantità colossale di dati acquisiti dallo Square Kilometer Array (SKA), un nuovo radiotelescopio le cui apparecchiature di rilevamento coprono un arco di 3.000 chilometri di larghezza, circa la larghezza degli Stati Uniti.

IBM Il ricercatore dell’IBM, Ronanld Luijten, ha detto che uno degli obiettivi è quello di cercare di capire cosa è accaduto al momento del Big Bang, 13 miliardi di anni fa. Abbiamo bisogno di capire quale tecnologia deve essere scelta in modo da costruire questa grande antenna.

Il progetto si chiama DOME. L’obiettivo è quello di trovare un modo per catturare e processare circa un exabyte ogni giorno, vale a dire qualcosa come un trilione di byte o ancora meglio un milione di terabyte o, per rendere al meglio l’idea, il doppio della quantità di dati che vengono generati ogni giorno dal World Wide Web, almeno secondo IBM.

Per evitare un consumo eccessivo di energia, IBM svilupperà nuove architetture di trattamento prima della costruzione del telescopio che inizierà nel 2017.

Dobbiamo essere molto creativ”, dice Luijten. Se dovessimo utilizzare i server standard di oggi, avremmo bisogno di milioni di essi. Utilizzerebbero così tanto spazio e così tanta energia che non potremmo neanche costruire le macchine e tanto meno gestire il loro funzionamento.

Anche se il progetto è appena stato annunciato, IBM ha già alcune idee a riguardo. In particolare, sarà alla ricerca di nuovi chip stacking e probabilmente utilizzerà la tecnologia ottica per le interconnessioni.

Nonostante la tecnologia informatica non è ancora stata inventata si potrà ancora contare su una delle tecnologie di stoccaggio più antiche: il nastro magnetico. Luijten dice che il nastro è conveniente sia per lo spazio che per i bassi consumi. Secondo il progetto, però, non si utilizzeranno esclusivamente nastri per l’archiviazione, ma anche unità allo stato solido.

Stiamo guardando alle nuove tecnologie di memoria, ma alla fine della giornata la maggior parte dei dati probabilmente rimarranno su nastro perché è ancora il supporto di memorizzazione più conveniente.

Qualcuno afferma che anche per quanto riguarda i social network e i motori di ricerca del futuro, si dovrà provvedere ad una soluzione simile. Per ora, le cose sembrano procedere bene, ma in futuro l’enorme mole di dati potrebbe causare problemi strutturali e quindi ambientali non facilmente gestibili.

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