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Monday, April 16, 2012

Verso il Web interplanetario

Allo studio accessi a Internet da Luna e Marte

Collaudo del prototitpo dell'Eurobor e la tuta spaziale Aouda.X , in Spagna, in una località del Rio Tinto che ricorda il paesaggio maziano (fonte: ESA / ÖWF / P. Santek)    Collaudo del prototitpo dell'Eurobor e la tuta spaziale Aouda.X , in Spagna, in una località del Rio Tinto che ricorda il paesaggio maziano (fonte: ESA / ÖWF / P. Santek)

Un accesso internet sulla Luna, nell’orbita marziana oppure a bordo di una remota stazione spaziale. Non sono sogni fantascientifici, ma tecnologie alle quali sta lavorando l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) in vista delle future missioni di esplorazione.
E' questo il tema dell'incontro del Comitato consultivo per il sistema dati spaziale (Ccsds), che si riunisce in Germania, a Darmstadt, presso il centro di controllo delle missioni Esa (Esoc) fino al 19 aprile. Partcepinao all'incontro 20 agenzie spaziali a partire da Esa e Nasa ad Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Centro nazionale degli studi spaziali francese (Cnes), la russa Roscosmos, la tedesca Dlr e la giapponese Jaxa.

L'esigenza di inviare dati a terra e di condividere informazioni attraverso lo spazio sta crescendo e l'obiettivo è migliorare e condividere gli standard tecnici nella trasmissione di dati e per rendere sicure le procedure di comunicazione degli astronauti.
In futuro, per esempio, i rover (robot esploratori) che operano su Marte o le basi lunari, potranno supportate da flotte di satelliti per la trasmissione di dati. Gli astronauti voleranno sugli asteroidi, a centinaia di milioni di chilometri dalla Terra, ed avranno bisogno di essere connessi tra loro, ai centri di controllo e con le sofisticate navi spaziali di prossima generazione.
''Svolgiamo ricerche sulle soluzioni più efficienti per applicare gli attuali standard tecnici utilizzati su cellulari e computer portatili ad una nuova generazione di hardware per la rete spaziale'', afferma Nestor Peccia, responsabile dello sviluppo software presso il Centro di controllo delle missioni dell'Esa (Esoc) in Germania, a Darmstadt.
''Stiamo studiando – prosegue – in che modo agenzie come Esa e Nasa possano collaborare in orbita e come veicoli spaziali di diverse organizzazioni possano scambiarsi dati in tempo reale fra loro e con le stazioni a Terra, così come standard tecnici affidabili per la navigazione delle astronavi ed il controllo di volo''.

La collaborazione in questo campo è iniziata già nel 1982, da quando Esa, Nasa ed altre agenzie spaziali hanno cominciato a collaborare per sviluppare standard di comunicazione comuni nell'ambito del Ccsds. Ad esempio, nel maggio del 2008, i dati forniti dalla sonda Mars Express dell’Esa, in orbita attorno a Marte, sono stati cruciali per la buona riuscita dell’atterraggio sul pianeta rosso della sonda della Nasa Phoenix. Collaborazione che si ripeterà in agosto, quando il Mars Science Laboratory (Msl) della Nasa si poserà su Marte. Mentre in ottobre, l'astronauta dell'Esa André Kuipers a bordo della Stazione Spaziale Internazionale si eserciterà con il controllo remoto di un rover di prova situato presso l'Esoc per simulare una comunicazione su un pianeta come Marte.

Fonte: ansa.it

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