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Thursday, April 12, 2012

Vita su Marte, le sonde Viking l'avevano trovata

Italia-Usa rianalizzano i dati del 1976: c'era attività biologica sul suolo marziano

Immagini del pianeta Marte.

Difficile che la matematica si sbagli e questa volta si è inserita in un dibattito decennale confermando la presenza di tracce di vita su Marte. Nell'aprile 2012 sono infatti arrivate nuove conferme dell'impronta rilevata nel 1976 dalle sonde Viking della Nasa.
Le nuove analisi matematiche sui campioni di terreno marziano hanno parlato chiaro: su Marte c'è attività biologica.
Lo studio è stato realizzato da Keck School of Medicine della University of Southern California, in collaborazione con l'Università di Siena e pubblicato su International Journal of Aeronautical and Space Sciences e ha subito riaperto la polemica sull'attendibilità delle misurazioni degli anni '70.
SUL SUOLO PROCESSI BIOLOGICI. Secondo le nuove analisi matematiche, infatti, vi sarebbe la conferma che almeno uno dei quattro esperimenti dell'epoca avrebbe identificato la vita sul pianeta rosso: si tratta del Labeled Release (Lr): «Abbiamo riscontrato una complessità matematica e un grado di ordine nel suolo di Marte superiore a quella attesa, e più caratteristica dei processi biologici che di quelli inorganici», ha spiegato Joseph D. Mille, capo dello studio.
Lr è stato però anche l'unico esperimento in contrasto con gli altri tre effettuati e la sua validità è al centro del dibattito da tempo.
«TEMPO DI INVIARE NUOVE SONDE SUL PIANETA». Ma gli studiosi italiani e statunitensi non hanno dubbi. Identificando dei modelli matematici nella variazione delle temperature dei campioni marziani, questi si sono rivelati coerenti con i rispettivi campioni terrestri che dimostrano attività biologica: e questo confermerebbe la presenza di vita anche su Marte. «Tuttavia, il suolo del pianeta è più simile al nostro rispetto a quello di campioni extraterrestri non biologici», ha continuato Miller. «Questa scoperta non metterà la parola fine alla ricerca di vita sul Marte, per quello servirebbero delle foto di veri e propri microorganismi. È tempo di rispedire le nostre sonde sul pianeta rosso alla ricerca di prove definitive» ha concluso.

Fonte: http://www.lettera43.it

FINALMENTE! LA NASA AMMETTE CHE C'E' VITA SU MARTE

Chi mi segue leggendo questo blog, sa quante volte io l'ho abbia scritto e anche detto, in una mitica trasmissione in diretta fatta su RADIO SIENA del 2009 ( alla ricerca, guarda caso ha partecipato anche l'Università di Siena con la quale io collaboro di tanto in tanto). Andate a rivedere i miei post passati riguardanti la materia. Ora ci dicono che ci sono micro organismi, ma in effetti nel sottosuolo, dove scorre acqua calda, ci sono degli organismi ben più complessi dei microroganismi. Ma diamo tempo al tempo, questa ammissione ufficiale è già un grande passo avanti!

Oliviero Mannucci


La firma della vita nel suolo di Marte

Nuove analisi sui campioni studiati dalle sonde negli anni '70

Paesaggio marziano e, in primo piano il lander Viking 2 (fonte: NASA) Paesaggio marziano e, in primo piano il lander Viking 2 (fonte: NASA)

Tracce di vita su Marte: nuove conferme dell'impronta rilevata negli anni '70 dalle sonde Viking della Nasa arrivano dalla matematica. E' quanto emerge da una nuova analisi sui campioni di terreno marziani che riapre la polemica sull'attendibilità di quelle misurazioni. Il nuovo studio è stato realizzato dalla statunitense Keck School of Medicine della University of Southern California (Usc), in collaborazione con l'Università di Siena e pubblicato sull' International Journal of Aeronautical and Space Sciences.

Per l'Italia la ricerca è stata condotta da Giorgio Bianciardi, esperto di dinamica dei sistemi complessi applicata alla Biologia dell'università di Siena. Da parte americana hanno partecipato i biologi Joseph D. Miller, della Usc, Patricia Ann Straat e Gilbert V. Levin, autore dell'esperimento condotto dalle sonde Viking, riesaminato in questo studio.

Nuove analisi matematiche su alcuni dati raccolti dalle sonde della Nasa Vinkig, che hanno esplorato il pianeta rosso negli anni '70 per cercare tracce di vita, confermerebbero che uno dei quattro esperimenti realizzati all'epoca avrebbe identificato attività biologica. Si tratta dell'esperimento Labeled Release (Lr) la cui validità, essendo in contrasto con gli altri tre, è da anni al centro di un acceso dibattito.

Identificando modelli matematici caotici nella variazione delle temperature dei campioni marziani, del tutto coerenti con i corrispettivi campioni 'viventi' terrestri, i ricercatori italiani hanno concluso che la sonda Viking identificò effettivamente tracce di vita su Marte.

Fonte: ansa.it


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