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Friday, May 11, 2012

Classica e Opera: Three Mile Island, opera sul nucleare e sulla ricerca della verità

Al Teatro India il concerto scenico multimediale con Andrea Molino, ispirato all'incidente avvenuto nel 1979 ad un reattore della centrale nucleare di Three Mile Island, nello stato della Pennsylvania

lunedì 21 e martedì 22, alle ore 21, sul palco del Teatro India, a Roma, salirà il compositore torinese Andrea Molino a dirigere il concerto scenico multimediale “Three Mile Island” per il quale ha peraltro scritto lui stesso la musica oltre ad aver collaborato con Guido Barbieri per i testi e la drammaturgia. L'opera racconta il primo grave incidente avvenuto in una centrale nucleare, a causa del surriscaldamento di un reattore della centrale nucleare di Three Mile Island. La temperatura arriva a 150 gradi dalla fusione totale del nucleo di uranio. Un tecnico, per puro caso, riesce a ripristinare il circuito di raffreddamento quindici minuti prima dell’esplosione. Il prezzo però è alto: attraverso una crepa che si apre su un parete del reattore n. 2 si libera una nuvola radioattiva che per giorni, a causa dell’alta pressione, staziona sulla Contea di Harrisburg. I danni sono evidenti e, ciò nonostante, le autorità intervengono con tre giorni di ritardo.

Coprodotta dall'Istituzione Universitaria dei Concerti, dall'Accademia Filarmonica Romana e dal Zentrum für Kunst und Medientechnologie Karlsruhe, in collaborazione con Teatro di Roma e Università delle Arti di Zurigo (che cura l’allestimento interattivo dello spettacolo), l’opera «non è la ricostruzione di una catastrofe dimenticata – spiega Barbieri –. E nemmeno il racconto dell’incubo che per la prima volta nella storia moderna ha incrinato la fiducia nelle sorti progressive dell’energia nucleare». Più semplicemente è la storia di uno scienziato, e della sua esperienza umana, etica e scientifica. Ignaz Vergeiner, questo è il nome del meteorologo della Università di Vienna che, contro ogni dato – riduttivo – offerto dalle autorità governative, redige un rapporto sconvolgente: la nube tossica fuoriuscita dalla centrale dopo l’incidente era letale. Poco tempo dopo Ignaz scompare, ucciso da un tumore, e affida il proprio testamento ad un lunga intervista televisiva raccolta dal giornalista tedesco Karl Hoffmann.

La vicenda di Ignaz Vergeiner, che è poi «il cuore vero del nostro lavoro – continua Barbieri –, rappresenta secondo noi un paradigma generale che non riguarda soltanto ciò che è accaduto il 28 marzo di trentatré anni fa in una isoletta di tre miglia quadrate». Sarebbe riduttivo. La parabola di Ignaz, invece, «è la storia, crediamo, di un conflitto antico quanto il mondo: da una parte la scienza, dall’altra il potere. Da un lato un uomo solo, uno scienziato che raccoglie dati certi, sicuri, inequivocabili, dall’altro lato una lobbie, o diverse lobbies, che difendono i propri interessi economici, politici, giuridici negando ogni valore alla ricerca scientifica».

Nonostante le apparenze, tiene però a precisare Barbieri, la rappresentazione «non è un atto di accusa contro l'utilizzo delle centrali nucleari», ma la battaglia per la verità, che ogni uomo dovrebbe portare avanti, ciascuno nella propria vita e, insieme, per un bene più grande, collettivo, contro ogni tentativo di nasconderla. "Three Mile Island" è allora uno spettacolo che riguarda il senso e i limiti dell’idea di progresso, la reticenza del potere ad ammettere il pericolo, il diritto-dovere di conoscere la verità, in un allestimento multimediale fatto di video, testimonianze, musica, canto. L’esecuzione è affidata ai due complessi Klangforum Wien e Neue Vocalsolisten Stuttgart mentre la voce recitante è quella della cantautrice Andrea Mirò. La prima dell’opera sarà preceduta alle 17.30 di lunedì 21 maggio, dalla tavola rotonda “La cortina di fumo. Incidenti e contaminazioni nucleari: quale informazione?” incentrata sul tema della trasparenza della comunicazione in occasione di contaminazioni radioattive. Al dibattito parteciperà, tra gli altri, l'avvocato e pacifista Shirin Ebadi, la prima iraniana e la prima donna musulmana a ottenere nel 2003 il Premio Nobel per la Pace.

Fonte: http://www.romasette.it

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