Google ha svelato alcuni dettagli sul suo Knowledge Graph, una nuova interfaccia che cercherà di rispondere alle domande dell'internauta dalle pagine dei risultati di ricerca del suo motore.
Knowledge Graph è un nuovo strumento basato sulla capacità di indicizzazione del motore di ricerca che suggerisce, in modo automatico, risposte e contenuti pertinenti all'internauta in funzione delle sue ricerche. L'unica differenza sta nella modalità di visualizzazione: questi contenuti, immagini o mappe non sono semplicemente proposti come link ma pubblicati direttamente sulla pagina dei risultati di Google, nella colonna destra. Un esempio?
Immaginiamo di lanciare una ricerca su Vincent van Gogh. Ci sono buone possibilità che siate soprattutto interessati da due tipi di dati: le informazioni biografiche legate alla vita del pittore e le sue opere più famose. Con Knowledge Graph, che immagazzina tutte le ricerche precedenti dell'internauta, Google è capace di determinare i vostri interessi più probabili che saranno visualizzati ai lati dei risultati di ricerca tradizionali, quei contenuti che rispondono più facilmente alle vostre attese.
Perchè parlare di Graph? Il motore di ricerca spiega che questa nuova funzione su basa su un database costituito da oltre 500 milioni di oggetti di qualsiasi natura (individui, luoghi, opere, etc etc). La vera novità non sta nell'oggetto in quanto tale, ma nelle relazioni che si intrecciano tra loro per poter valutare più precisamente l'obiettivo della ricerca. Queste reti sarebbero oggi circa 3.5 miliardi.
"Knowledge Graph aiuta gli utenti a comprendere i legami tra le cose. Marie Curie è una persona in Knowledge Graph, ha avuto due bambini, ha ricevuto un premio Nobel per la chimica, così come il marito Pierre Curie, che vinse un altro premio Nobel per la ricerca su fenomeni radioattivi. Tutti questi elementi sono legati nel nostro Graph. Non è una semplice lista di oggetti, ma è la connessione di tutti. Il ruolo chiave è la logica che lega questi elementi", illustra Amit Singhal, vicepresidente del reparto di ingegneria industriale in Google.
Secondo Google, il valore aggiunto di Knowledge Graph si stabilisce su tre livelli. Il primo è certamente quello di aiutare l'utente a trovare quello che cerca realmente (Taj Mahal è il palazzo indiano o il ristorante in città?). Il secondo consiste nel pubblicare direttamente l'informazione ricercata (date di nascita e di morte per una persona conosciuta ad esempio), senza che l'internauta debba cliccare su un risultato. Il terzo, forse più ambizioso, consiste nell'approfondimento della ricerca (dopo la presentazione di Google), suggerendo automaticamente elementi di risposta complementari ai risultati di base dell'internauta, associando l'analisi semantica al principio (fondamentale sul Web) della "fortuna".
"Abbiamo sempre pensato che il motore di ricerca perfetto dovesse comprendere esattamente ciò che volete dire e restituirvi esattamente ciò che desiderate. Adesso, siamo a volte capaci di rispondere alla vostra prossima domanda ancor prima che voi l'abbiate posta, perchè i contenuti che pubblichiamo sono arricchiti dagli elementi ricercati precedentemente da altra gente", riassume Amit Singhal. I nuovi elementi dell'interfaccia motorizzata da Knowledge Graph sono attualmente in corso distribuzione sulla versione inglese di Google. Arriveranno successivamente sulle homepage internazionali di Google e sulle versioni mobile, dove l'interesse è ancora superiore.
Oltre alla promessa di una migliore pertinenza ed efficacia, quali saranno i vantaggi per Google? Il motore di ricerca diventerà uno dei siti più letti, perchè intrappolerà gli internauti più a lungo sulle sue pagine anzichè fungere semplicemente da porta d'ingresso per altri siti. Il video riassume ed illustra (in inglese) la portata del progetto.
Fonte: http://notebookitalia.it
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