Chiara Molinari
Tale supposizione si spinge fino ad ipotizzare vere e proprie forme di comunicazione tra apparati scientifico-militari di alcuni stati ed ipotetiche forme di vita extraterrestri.
Nell’ambito di tale teoria c’è addirittura chi si spinge ad immaginare un vero e proprio benestare da parte di alcuni governi ad attività di scambio che prevedono rapimenti di uomini da parte degli alieni per sottoporli ad esperimenti scientifici in cambio di tecnologie e materiali più avanzati di quelli presenti sul nostro pianeta.
Ad alimentare il notevole seguito della teoria, oltre al fascino che da sempre accompagna il mondo dell’ignoto e il mistero circa l’esistenza di altre forme di vita nell’universo, hanno sicuramente contribuito, soprattutto negli States, film e fiction televisive di successo che trattano l’argomento, come ad esempio X-Files.
Uno dei più famosi sostenitori dell’ipotesi complottistica relativa agli alieni è senz’altro David Icke, ex giornalista britannico di fama nonché ex politico che da 20 anni sostiene una personalissima tesi secondo la quale la Terra sarebbe segretamente in mano all’èlite aliena dei “rettiliani“, la cui provenienza sarebbe la stella Alpha Draconis.
In particolare il giornalista nel 1999 scrisse un’opera nella quale ipotizzava la conquista del mondo da parte della “Fratellanza Babilonese”, specie di umanoidi ai quali avrebbero appartenuto segretamente numerosi personaggi storici del passato ed alla quale apparterrebbero alcuni potenti contemporanei come i presidenti USA Bill Clinton e George W. Bush. Se le teorie propugnate da Icke appaiono quantomeno fantasiose e basate su documenti dimostratisi falsi, sono però numerosi i personaggi del mondo scientifico a considerare reale l’ipotesi dell’esistenza di forme di vita extraterrestri, nonché probabile un tentativo di insabbiamento da parte dei governi.
L’ufologo Robert Dean, ad esempio, sostiene l’esistenza di un documento segreto della NATO che testimonierebbe ben quattro visite di diverse razze aliene sul nostro pianeta.
Anche Edgar Dean Mitchell e Gordon Cooper, ex astronauti dell’Agenzia Spaziale Americana,
avvalorano l’ipotesi dell’esistenza di altre forme di vita nello spazio al di fuori del nostro sistema solare, aggiungendo che sarebbero stati individuati numerosi pianeti che potrebbero ospitare forme di vita.
Mitchell in particolare dichiara di essere a conoscenza che il nostro mondo è stato oggetto nel corso degli anni di visite aliene, e che l’esistenza degli UFO non è una affatto una sciocchezza, nonostante il pretestuoso silenzio nel merito dei governi.
I poteri politici di tutto il mondo, infatti, celandosi dietro ad un possibilismo di facciata, negano di fatto ogni ipotesi di avvenuti contatti con entità extraterrestri o anche semplici sospetti. E’ di poche settimane fa, però, una sensazionale notizia che conferma in parte la veridicità o quantomeno la fondatezza della teoria del complotto, almeno per quanto attiene l’ipotesi dell’esistenza di forme di vita aliene.
A confermare l’esistenza degli extraterrestri e della loro volontà di avere dei contatti con gli umani è addirittura l’NSA americana (ovvero la National Security Agency), che ha reso pubblico un documento eccezionale. Si tratta di una relazione redatta dal Dr. Howard Campaigne, crittologo di fama mondiale che ha lungamente collaborato con l’agenzia, il quale ha testimoniato di avere decodificato 29 messaggi provenienti dallo spazio e diretti nientemeno che al satellite Sputnik.
Altra illustre testimonianza proviene dall’ex ministro della difesa canadese Paul Hellyer. L’uomo politico ha rivelato infatti di aver partecipato a riunioni delle forze militari del nord America nella metà degli anni ’60 e di avere appreso in tali occasioni dell’esistenza materiale degli UFO. Stando alle dichiarazioni dell’ex politico canadese, L’America avrebbe avuto la certezza della loro esistenza allindomani dell’incidente di Roswel, a seguito del quale alcuni rottami di una nave spaziale aliena sarebbero stati custoditi all’interno dell’AREA 51 per essere studiati.
Fonte: http://www.befan.it
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