L’Avana - Nella sua ultima «Riflessione» dal titolo «La necessità di arricchire le nostre conoscenze» pubblicata da Cubadebate, Fidel Castro si interroga sull’esistenza di altre forme di vita nell’universo, e rivela di averne parlato con Joaquin Navarro Valls, portavoce di Giovanni Paolo II, prima della visita di papa Wojtyla nell’isola.
Alla domanda, spiega il leader rivoluzionario, Navarro Valls rispose che la Terra è «l’unico pianeta abitato», mentre un sacerdote (del quale non specifica il nome) venuto col portavoce vaticano e che accompagnava il papa nelle messe commentò: «A mio giudizio c’è un 99,9% di possibilità che esista la vita intelligente in qualche altro pianeta».
Fidel Castro osserva che la seconda risposta - quella del sacerdote - «non violava alcun principio religioso. Ed era il tipo di risposta» che considera «corretta e seria». «Da allora quel nobile sacerdote è sempre stato amico del nostro Paese». E sottolinea: «Per condividere l’amicizia non si devono condividere le credenze».
Parlando poi delle ultime osservazioni scientifiche di un gruppo di astronomi europei che teorizzano l’esistenza di «Super-terre» che orbitano intorno a «stelle nane rosse» dove potrebbero esistere tracce di vita, Fidel Castro afferma: «la semplice lettura di queste notizie dimostra la possibilità e la necessità di arricchire le nostre conoscenze, oggi frammentate e disperse. Magari ci porterà a posizioni più critiche circa la superficialità con la quale approcciamo problemi tanto culturali come materiali. Non ho il minimo dubbio che il nostro mondo cambi molto più velocemente di quello che siamo capaci di immaginare».
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