Non promette bene la costruzione del grande muro sotterraneo di ghiaccio tutt’attorno a Fukushima per impedire che l’acqua fortemente radioattiva presente nella falda continui a raggiungere
l’adiacente oceano Pacifico. La Tepco – la società proprietaria della
centrale nucleare con tre reattori in meltdown dal marzo 2011 – sta
invano tentando da due mesi di congelare l’acqua radioattiva presente nelle condutture sotto i reattori. La tecnica è analoga, lo scopo è identico. Ma per quanto si faccia, l’acqua non diventa ghiaccio.
Il
grande muro di ghiaccio attorno a Fukushima ed il congelamento (meglio:
il tentativo di congelare) l’acqua nei tubi sotto i reattori sono due operazioni distinte, seppure fra loro sorelle. L’immagine a fianco è tratta da un video con cui la testata nipponica in lingua inglese Nhk fa il punto della situazione relativa ai tubi del reattore 2:
in aprile la Tepco ha cominciato a versarvi dentro soluzioni chimiche e
a praticare la refrigerazione. Aquest’ora l’acqua avrebbe dovuto essere
ormai completamente ghiacciata. Invece non lo è. La Tepco vorrebbe
anche congelare un tubo che corre attorno al reattore 3. Si stima che
complessivamente i due tunnel contengano 11.000 tonnellate di acqua radioattiva.
Per quale motivo l’acqua di Fukushima non diventa
ghiaccio? Nhk riferisce che secondo la Tepco forse degli ostacoli fisici
impediscono alla refrigerazione di raggiungere l’intero volume di acqua
su cui cui essa dovrebbe agire. Il britannico Guardian aggiunge che l’acqua non gela anche se viene teoricamente raffreddata a -30°C. L’agenzia di stampa Reuters riporta
un’altra eventualità prospettata dalla Tepco: il congelamento non
avviene a causa delle fluttuazioni del livello dell’acqua nei tubi.
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.