Il progetto indipendente, nato in seno alla NASA, arriverà oltre il sistema solare
Nel 1977, Jon Lomberg della NASA si ritrovò a capo di un
progetto ambizioso che avrebbe dovuto celebrare l'umanità fino ai più
remoti confini del cosmo: il Voyager Golden Record era infatti una collezione di dischi per grammofono che la NASA lanciò nello spazio nell'ambito del programma Voyager;
il Golden Record conteneva immagini e suoni che rappresentavano la
biodiversità e la varietà di culture presenti sul nostro pianeta, nella
speranza che, un giorno, qualche razza aliena ne venisse in possesso e
imparasse a conoscerci.
Dopo Voyager, Lomberg si è messo subito al lavoro per la missione New Horizons,
partita ufficialmente nel 2006 e che, nel 2015, supererà Plutone e con
esso i confini del sistema solare. E Lomberg ha avuto un'idea: replicare
l'esperienza del Golden Record, trasportandola nell'era digitale. Ha così lanciato la New Horizons Message Initiative,
il cui scopo è raccogliere messaggi da tutto il mondo, assemblarli in
un nuovo Golden Record e spedirli a New Horizons, così che la navetta
possa raccontare l'umanità anche al di fuori del nostro angolo di
spazio.
L'iniziativa, pur nascendo internamente alla NASA, non è ufficialmente sostenuta dall'agenzia spaziale americana; è piuttosto «un'iniziativa privata, allo scopo di convincere la NASA a farla propria» come si legge nella pagina del progetto. Si comincia con donazioni individuali fatte da tutti coloro che hanno firmato la petizione,
e una volta ottenuto l'OK della NASA si passerà all'inevitabile
campagna Kickstarter: servono 500.000$ per coprire i costi. Ora il conto
alla rovescia è per il 25 agosto, quando il progetto verrà annunciato
ufficialmente e Lomberg rivelerà i requisiti necessari a partecipare al
messaggio collettivo. Se volete comunicare con gli alieni, cominciate
pure a prepararvi.
Fonte
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