Secondo analisi campioni di roccia raccolti da Apollo 17
Washington, 27 mag. (TMNews) - La Luna contiene una quantità d'acqua cento volte superiore a quanto stimato precedentemente e comprabile a quella presente sulla Terra: è quanto risulta da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica statunitense Science.
La scoperta potrebbe portare a rivedere alcune teorie sulla formazione del nostro satellite: molecole d'acqua e altri elementi volatili sono stati scoperti in alcuni campione di rocce magmatiche lunari raccolte nel corso della missione Apollo 17, l'ultima ad aver toccato il suolo lunare.
Le concentrazioni sono identiche a quelle riscontrate nelle rocce magmatiche sul nostro pianeta, il che conferma l'origine comune dei due corpi, ma costringerà gli scienziati a rivedere l'ipotesi secondo la quale la Luna si sarebbe formata in seguito all'eiezione di materiale terrestre dovuto a un impatto asteroidale.
(fonte Afp)
Commento di Oliviero Mannucci:
Il contattista George Adamsky nel suo libro " A bordo dei dischi volanti" disse la stessa cosa " e lo annunciò alla gente della Terra durante le sue conferenze degli anni '50 e '60 " Potei vedere prove inconfutabili del fatto che, sulla faccia visibile dalla Terra, un tempo doveva esservi stata grande abbondanza d’acqua. Zuhl disse:
"Ve ne è ancora moltissima sull’altra faccia; inoltre, grandi quantità sono nascoste assai profondamente nelle montagne di questo emisfero".
Poi mi indicò, sui fianchi delle montagne che circondavano i crateri, tracce inequivocabili d’antichi corsi d’acqua. È vero che alcuni dei crateri sono stati formati da meteoriti che hanno sconvolto e modificato la superficie della Luna; ma in tutti i casi del genere, questi crateri hanno un fondo ad imbuto, chiaramente definito. Mentre studiavo la magnifica superficie della Luna sullo schermo che stava davanti a noi, notai solchi profondi nel suolo e nelle rocce, che potevano essere stati lasciati soltanto da vigorosi corsi d’acqua in un lontano passato. In alcuni di quei punti si poteva ancora scorgere chiaramente un’area ristretta di vegetazione. Parte della superficie appariva ricoperta da una polvere finissima, mentre altre zone sembravano consistere di particelle più grandi, simili ad una sabbia grossolana o a ghiaia finissima. Non mancarono i soliti sapientoni che provarono a ridicolizzare le sue affermazioni dicendo che erano tutte fantasie. Molti furono i suoi detrattori, ma ebbe la forza di proseguire nella diffusione del messaggio extraterrestre e trascrisse tutte le sue esperienze in alcuni libri. Nel 1959 fu addirittura ricevuto dalla regina Giuliana d’Olanda e da Papa Giovanni XXIII. Morì il 25 Aprile 1965 stroncato da un infarto.
Poco prima di morire disse al suo caro amico Desmond Leslie:
"Sono oramai alla fine della mia vita e sapendo tu quanto profonda sia la mia fede cattolica e la mia fermezza morale, puoi anche immaginare quanto mi sarebbe difficile, se non impossibile, protrarre anche fin dopo la morte un inganno così tremendo. Tutto ciò che ho scritto non è che la pura verità, per quanto astrusa e pazzesca possa sembrare."
Il fatto che Adamski sia stato sepolto ad Arlington, lascia ancora oggi qualche perplessità, considerando che il cimitero statunitense è dedicato ad accogliere esclusivamente personaggi illustri ed eroici degli USA.
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