L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente testato le capacità del Rover destinato all’attività su Marte. A causa della grande distanza fra i due pianeti, infatti, perfino i controlli in remoto impiegano ben 40 minuti per arrivare a destinazione, motivo per cui il dispositivo deve essere in grado di gestire operazioni e spostamenti in piena autonomia.
Il luogo più adatto per i test “su strada” è stato individuato in Chile, in mezzo al brullo deserto di Atacama, con il rover capace di passeggiare autonomamente per circa 6 chilometri prima di ritornare sul punto di partenza, orientandosi grazie alle informazioni scambiate via satellite ed una mappatura accurata fino al metro della regione in questione.
Dopo i primi test indoor e outdoor eseguiti un paio di settimane fa, il rover è stato lasciato in modalità sorvegliata (da remoto) con il giretto lungo 5.1 km a concludere il tour, il tutto svolto alla velocità di 0.9 km/h e in condizioni ambientali tutt’altro che agevoli a causa dei forti venti riscontrati che hanno fatto alzare drasticamente le temperature causando l’arresto momentaneo (non che su Marte ci si possa aspettare condizioni migliori, anzi).
Nulla di preoccupante se considerato che il rover ExoMars partirà non prima del 2018 e numerosi altri test seguiranno questi primi eseguiti nel deserto cileno. Oltretutto, il carico di lavoro sul pianeta rosso sarà decisamente inferiore, con soli 150 metri percorsi al giorno e poco più di 3 km complessivi per l’intera missione. Le lunghe traversate in solitaria, dai 5 ai 10 km, creano ancora alcuni problemi di orientamento al veicolo autonomo che non riesce a determinare progressivamente dove si trova.
Fonte: altadefinizione.hdblog.it
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