Di Giovanni Tortoriello
Droni che generano droni. No, non si tratta di un episodio del cartone animato giapponese Yattaman, bensì di un reale progetto messo a punto da MBDA, la joint venture tra le aziende spaziali europee BAE Systems, EADS e l'italiana Finmeccanica.
Questa nuova tecnologia consiste in un veicolo aereo in grado di rilasciare uno sciame di piccoli droni. Proprio la minore mole dovrebbe garantire a questi velivoli militari una maggiore efficienza e la possibilità di controllare un'area più vasta.
"Abbiamo chiesto ai nostri ingegneri come potrebbero essere gli aeroveicoli militari nel 2030 - ha spiegato un portavoce della MBDA al Farnborough Airshow in Gran Bretagna dove il progetto è stato reso pubblico per la prima volta- Come un caccia moderno che trasporta missili sotto le ali, il nostro drone principale ne trasporta altri più piccoli adatti a missioni di ricognizione su una vasta area".
Una nuova tecnologia che va ad arricchire l'industria militare e che conferma l'interesse sempre crescente per il mondo dei droni. L'amministrazione statunitense investe soldi e conoscenze nello sviluppo di questi velivoli.
Una tecnologia che incide anche sulla vita degli italiani. La stazione aeronavale di Sigonella in Sicilia ospita già oggi i droni in dotazione alla Marina e all'Aeronautica militare degli Stati Uniti. Aerei senza pilota sono liberi di solcare i cieli italiani comportando disagi e rischi per i civili ma non solo.
Una situazione pericolosa che ha indotto gli attivisti per la campagna della smilitarizzazione di Sigonella a denunciare: "I velivoli telecomandati rappresentano un rischio insostenibile per il traffico civile e le popolazioni che risiedono nelle vicinanze degli scali utilizzati per per le manovre di decollo e atterraggio".
Ancora più dura la presa di posizione contro i droni espressa dall'Associazione Antimafie "Rita Atria": "L'amministrazione Obama usa questi velivoli anche per uccidere presunti terroristi e in queste missioni ci sono sempre i cosiddetti effetti collaterali: uccisioni di bambini, donne e uomini innocenti civili. Conta ancora qualcosa la volontà popolare in Italia? Noi non abbiamo dato mandato a nessuno in Parlamento di autorizzare gli aerei senza pilota a fare quello che vogliono in occasione di guerre come in Libia e in Afghanistan, volando nel nostro spazio aereo e ponendo gravi limitazioni al traffico aereo civile. Per questo dobbiamo mobilitarci contro i droni, per smilitarizzare i nostri territori e riprenderci la nostra sovranità che ci hanno dato i Padri Costituenti".
Fonte: http://it.ibtimes.com
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