Per gli appassionati di ufo e alieni è in arrivo una grande novità dall’Università di Edimburgo, in Scozia: si tratta di lezioni in versione digitale, tramite le quali è possibile approfondire lo studio dei nuovi mondi e delle loro vite aliene. Argomenti fino a oggi trattati da qualche ufologo o cacciatore di extraterrestri fai da te, ma mai proposti in un corso di studi specifico. Una vera e propria “sorta d’introduzione all’Astrobiologia, campo di studi che affronta interrogativi di ampio interesse”.
Più nel dettaglio, questo corso su ufo e alieni si colloca nell’ambito di un particolare progetto. L’Università di Edimburgo, infatti, è la prima del Regno Unito a far parte di un consorzio promosso dalla Stanford University della California, affinché, a chi ne abbia voglia, siano offerte lezioni gratuite e telematiche su qualsiasi argomento. Altri rinomati atenei che hanno aderito a questa iniziativa sono quelli di Princeton e di Berkeley. Finora questo gruppo, chiamato Coursera, ha organizzato corsi per più di 650.000 studenti, appartenenti a ben 190 Paesi.
Le lezioni su ufo e alieni saranno coordinate dal direttore del Centro per l’Astrobiologia del Regno Unito, Charles Cockell. Si svolgeranno in tutto in cinque settimane, per un impegno da parte degli studenti di sole quattro ore settimanali. “Studieremo – spiega il docente che si occuperà del corso – alcune delle missioni spaziali impegnate nella ricerca della vita nel nostro sistema solare, ma anche sui pianeti orbitanti attorno a stelle distanti”. Non solo, i temi trattati saranno tanti altri: ad esempio, l’origine e l’evoluzione della Terra oppure le implicazioni che le vite aliene possono avere nella nostra società.
Sui giornali inglesi si è parlato perfino della possibilità che in questo corso, promosso dall’Università di Edimburgo, siano introdotti fondamenti della tecnica fotografica, in modo che d’ora in poi gli alieni siano immortalati in maniera più chiara e definita. “Almeno così – spiega il Daily Mail – i futuri incontri ravvicinati saranno accompagnati da immagini un po’ più nitide dei soliti puntini sfocati in mezzo al cielo”.
Fonte: http://www.universita.it
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