Sette astronauti al volo e la prima donna italiana nello spazio. All’Agenzia Spaziale Italiana si celebra la storia recente dello spazio italiano, quella riguardante il volo umano. L’occasione è l’annuncio del volo di Samantha Cristoforetti, prima astronauta donna italiana, seconda europea dopo la francese Claudie Agneré, a compiere una missione spaziale con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale.

Il volo della Cristoforetti è previsto per la fine del 2014 e farà seguito a quello dell’anno precedente del collega Luca Parmitano, selezionato anche lui nel 2009 dall’ESA e destinato a volare nel maggio del prossimo anno. Sono entrambi piloti dell’Areonautica Militare, come anche Roberto Vittori che con Paolo Nespoli completa il team dei quattro astronauti italiani in attività. Roberto Vittori inoltre, ha annunciato il Presidente dell’ASI Enrico Saggese, andrà a Washington a rappresentare l’ASI e l’ESA nei rapporti con la NASA, pur mantenendo le sue funzioni operative.

E se l’astronauta Cristoforetti si dice convinta che adesso si apra “la fase più difficile di un percorso iniziato tre anni fa, fin qui vissuto con passione ma anche senza la pressione che deriva dall’assegnazione ad un volo”, il Presidente Saggese sottolinea come la Stazione Spaziale Internazionale rappresenti un investimento per il nostro paese, motivo per cui ASI ha deciso di investire 30 milioni di euro l’anno in attività collegate. “Non solo astronauti, ma sperimentazione e ritorni per il nostro paese, anche se non abbiamo finito le opportunità di volo che il nostro contributo alla realizzazione della ISS ci ha permesso. La Stazione potrebbe avere un futuro ben più lungo di quello che attualmente è previsto e l’accesso alla ISS con vettori privati renderebbe più ‘economico’ accedervi, permettendoci di poter continuare ad avvalerci di questa fondamentale infrastruttura spaziale”.

L’annuncio del lancio del Capitano Cristoforetti coincide con i 20 anni dal volo di Franco Malerba, primo astronauta italiano a raggiungere lo spazio con la missione STS-46 Atlantis. Dopo di lui, nel 1996, è stata la volta di Maurizio Cheli e Umberto Guidoni, rispettivamente mission specialist e payload specialist della missione STS-75 Columbia. Nel 2001, a bordo della STS-100 dell’Endeavour, Guidoni è stato anche il primo astronauta europeo a abitare la Stazione Spaziale Internazionale. Il Col. Roberto Vittori, con all’attivo 35g 12h 26m di permanenza nello spazio, è stato il primo astronauta europeo a conseguire la qualifica di comandante della Soyuz, raggiungendo per ben tre volte l’ISS: nel 2002 con la Soyuz TM-34, nel 2005 con la Soyuz TMA-6, e nel 2011 con la missione STS-134 Endeavour. Il record di permanenza sulla Stazione spetta, però, all’ing. Paolo Nespoli, due volte nello spazio con l’STS-120 Discovery nel 2007 e la missione di lunga durata Soyuz TMA-20 nel 2010. Missione, quest’ultima, analoga a quella che verrà effettuata nel 2013 da Luca Parmitano, al suo primo viaggio nello spazio verso il laboratorio spaziale.

Fonte: http://www.media.inaf.it