Hernan Cortés per tanti è passato alla storia come uno dei più spregiudicati avventurieri della sua epoca, per altri un cinico massacratore di indios. Per i fautori delle teorie UFO è stato invece un grande “occultatore”. Non si ha la certezza, e nemmeno riscontri concreti, che i conquistadores al suo seguito avessero trovato prove inoppugnabili dell’esistenza di entità aliene. Erano solo confuse tradizioni alla base della religione e dei miti Aztechi e Maya. Di sicuro, come mettono in risalto molti ufologi d’oltreoceano, molto di ciò che agli occhi degli spagnoli apparve “inconsueto” fu cancellato. Con il ferro, il sangue ed il fuoco.
Secondo diverse ricostruzioni storiche la versione ufficiale di alcuni episodi, della conquista spagnola del Messico, presenterebbe elementi contraddittori. Per quanto bizzarri, poco credibili ai suoi occhi, i miti Aztechi inquietavano Cortés. Forse più del dovuto. Perché mai? Cortés probabilmente non credeva a nulla di tutto ciò, forse fu spaventato dall’impatto che questi racconti avrebbero potuto avere in una successiva colonizzazione. Lui stesso in fondo, inizialmente, si spacciò per una di queste divinità: Quetzalcoatl.
Hernan Cortés è passato alla storia come un uomo assetato d’oro. In realtà viene descritto, soprattutto, come un uomo ambizioso e spregiudicato. Più che l’oro sembrava bramare potere e gloria. Anzi, inizialmente si raccomandò che i suoi uomini non si facessero travolgere dalla cupidigia. Per gli Aztechi l’oro era un metallo vile, lo usavano per monili e tavole ove tramandavano, tramite figure stilizzate, anche le loro leggende a sfondo religioso.Cortés ne requisisce più che può, sembra desiderare in particolare gli oggetti preziosi custoditi all’interno dei templi. Scelta ovvia. Infatti gli Aztechi erano degli ottimi artigiani e sapevano modellare con destrezza il nobile metallo. Eppure decide di fondere monili, manufatti, statuette. Tutto ciò che è custodito nei templi viene traformato in blocchi anonimi. Motivazione ufficiale alla base del gesto, che cancella di fatto una storia tramandata da secoli, la maggiore praticità del trasporto. Con migliaia di indigeni a disposizione, già dediti ai lavori pesanti, Hernan Cortès si preoccupava, tra mille problematiche che gli si presentavano, di un più pratico trasporto dell’oro requisito? A quel punto, effettuando una pura speculazione storica, vien da chiedersi se fosse davvero interessato all’oro. Oppure il suo scopo era cancellare ciò che quei monili e manufatti raccontavano e rappresentavano? Cortés per la Corona spagnola era soprattutto un insubordinato. Il Governatore di Cuba, Velazquez, lo avrebbe visto volentieri giustiziato con un cappio al collo. C’era però un’altra istituzione in Spagna, potente quasi quanto la famiglia reale. La Santa Inquisizione, già alle prese con un’Europa dilaniata dalle eresie, non poteva permettersi l’insinuarsi di nuove, per quanto bislacche, teorie e leggende provenienti dal nuovo mondo. Da fuggiasco e ricercato Cortès terminò i propri giorni da rispettato governatore della Nuova Spagna, l’attuale Messico. Intoccabile e riverito. Chi fu Hernan Cortés? Un conquistatore, un avventuriero o l’uomo che insabbiò le leggende di divinità venute da altri mondi? (Foto:PhotoFunia)
Fonte: http://notiziefresche.info/
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