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Anche le stelle divorziano. O almeno si separano. Ne è stato testimone il telescopio orbitante della Nasa Wise (Wide-Field Infrared Survey Explorer) che ha assistito alla vera e propria fuga di Zeta Ophiuchi dalla stella con cui faceva coppia.
Dopo l'esplosione come supernova della stella compagna con cui Zeta Ophiuchi formava una sorta di sistema binario, la stella, grande 20 volte il nostro Sole, non ha retto alla separazione ed è fuggita via, lasciando una traccia ben visibile a Wise. Nonostante le sue dimensioni non propriamente da peso piuma, la stella è schizzata via come un proiettile, raggiungendo la velocità di 24 chilometri al secondo. Fortuna che nello spazio non ci sono autovelox...
E proprio la sua velocità ha generato gas e polveri interstellari lasciate come briciole lungo il suo cammino. Queste ultime, avvicinandosi, si sono poi addensate formando una sorta di arco che avvolge la stella, romanticamente pensabile come un momento di conforto dopo l'abbandono.
Succede infatti che il vento stellare di Zeta Ophiuchi le apre il cammino prima del suo passaggio. A sua volta, l’addensamento a forma di arco, scaldandosi, emette la radiazione infrarossa percepita da Wise.
Uno spettacolo fortunatamente ammirato dagli studiosi, grazie al potente telescopio della Nasa. E sulla tanto sfortunata quanto spettacolare storia d'amore tra Zeta Ophiuchi e la compagna, poco c'è da aggiungere. Tornare indietro è impossibile, mai come in questo caso.
Francesca Mancuso
Tratto da: http://www.nextme.it/
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