I servizi segreti statunitensi, in un rigurgito di ventesimo secolo, si addestrano attualmente usando simulazioni ormai obsolete. La novità è che adesso vogliono passare ad addestramenti basati sui videogiochi.
Nello specifico, su un ambiente di “realtà virtuale” che usa un display stereoscopico 3D da 55 pollici, per permettere a chi si addestra di entrare in un’area addestramento simulato e di vedere i progressi in prima persona o da una prospettiva esterna.
Il motore che alimenta tutto questo è un nome noto per gli appassionati di giochi: Virtual Battlespace ed è il frutto del lavoro degli sviluppatori di Bohemia Interactive autori di Operation Flashpoint.
Questa nuova tecnologia sostituisce qualcosa chiamato “Tiny Town”, una serie di stradine di città e ambientazioni simulate utilizzate dai servizi segreti fin dagli anni ‘60. (c.c.)
[Fonte: Gizmodo USA]
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