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Monday, January 31, 2011

NextMe vi racconta il Kennedy Space Center della Nasa

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La visita al Kennedy Space Center della Nasa è, in realtà, una visita ad un parco giochi. Non aspettatevi la solennità di un luogo che, a pochi passi da voi, effettivamente ospita lo Shuttle. Ma preparatevi ad entrare, da adulti o da bambini, in un parco a tema pronto a garantirvi un balzo nel sogno di tutti o di molti: diventare astronauta.

L'ingresso allo Space Center è condizionato dal controllo sicurezza a cui gli americani, ormai, sono (e ci hanno) abituati da anni. Dopodiché il sogno diventa realtà. Foto, immagini e video vengono ininterrottamente riprodotti sulle pareti del centro accoglienza. Fotografi ed astronauti improvvisati sono disponibili a regalarvi un'istantanea surreale e fanciullesca. Sullo sfondo, razzi in disuso e riproduzioni di Shuttle pronti al decollo. Mentre tutto il personale addetto, con professionalità e cordialità, ma anche con altrettanta accurata organizzazione, è pronto a fornire tutte le informazioni e le indicazioni di cui si necessita. Le attrazioni di rilievo sono decisamente interessanti e suggestive, sebbene non siano numerose. Si può provare l'ebbrezza del decollo sullo Shuttle grazie ad un simulatore di lancio, dove rumori e percussioni vi faranno penetrare nella mente di un astronauta pochi istanti prima di lasciare la Terra. Vi assicuro che il pensiero della ricerca di una via di fuga è in agguato, ma non è percorribile. Non resta che affidarsi alla tecnologia umana e... spiccare il volo!

Poco distante, campeggia invitante la riproduzione di uno Shuttle standard. È possibile entrarvi e visitarne gli interni. Diviso su due piani, al primo livello è riprodotta con minuzia la cabina di pilotaggio; al secondo livello, la vera curiosità che ossessiona i più: la toilette. Davvero insolito!

Il KSC ospita anche un museo nel quale sono esposti vecchi razzi utilizzati nel passato Nasa. Alcune teche, inoltre, conservano le tute utilizzate nel corso degli anni, alcuni frammenti di Luna e vari utensili e strumenti utilizzati nelle precedenti missioni. L'ampio capannone è decorato di tutti gli stemmi delle missioni spaziali, fino alle più recenti.

Pagando un piccolo sovrapprezzo sul biglietto di ingresso, si ha la possibilità di usufruire di una visita guidata fino alla base di lancio delle navette, passate e recenti, e a quella dello Shuttle. È solo questa l'unica opportunità di avvicinarsi davvero alla navicella che ha scritto la storia delle missioni spaziali statunitensi. La consiglio.

Tutta l’area è sostanzialmente una laguna. Infatti, il Kennedy Space Center condivide con il Merrit National Park un'isola che ospita numerose varietà animali. Coccodrilli e diverse specie di uccelli sono i veri padroni della zona. L'uomo e la sua tecnologia hanno solo preso a prestito questa porzione di terra che il satellite di Google protegge come zona militare; dunque, non è possibile accedervi. Fa un certo effetto, però, sapere che tutta la zona antistante la base di lancio viene allagata di acqua. Si fa ciò per proteggere l'ecosistema che vi dimora e per attutire il rumore prodotto dalla potenza dei reattori. Il solo rombo, infatti, sarebbe in grado di uccidere un essere vivente fino a 300 metri di distanza!

La nostra guida ci spiega che lo Shuttle viene posizionato sulla base di lancio un mese prima della partenza. Inoltre, veniamo informati che la prossima partenza, del Discovery ovviamente, non sarebbe stata prima del 24 febbraio. I motivi non vengono però resi noti. Anche a domanda diretta. "Non mi è possibile spiegarne le ragioni. Sappiate però che non partirà più il 3 febbraio. In programma, questa missione e, forse, un'altra. Sebbene ci sia l'ipotesi di una terza e definitiva".

Delusione degli astanti e di chi, come me, sperava di vederne la foggia almeno da lontano. Infatti, il momento in cui mi sono davvero sentita vicina alla Shuttle è stato quando ci siamo avvicinati all’hangar che lo ospita nella fase di preparazione. Un edificio enorme e grigio, sul quale è stampato il simbolo della Nasa e sventola la bandiera americana. Piccola sosta. Foto ricordo sotto la pioggia battente. Rimane solo la consapevolezza che lì dentro c'era lo Shuttle!

Il tour finisce nella zona shopping. Ogni cosa si possa immaginare e volere porta con sé il marchio Nasa. Tutto a costi se non proibitivi, ma in grado di mettere alla prova la vostra carta di credito. La visita richiede l'intero arco di apertura del KSC, ossia dalle 9 alle 18.
Un'esperienza insolita che offre la possibilità agli adulti di provare quello che da bimbi si sarebbe voluto essere; e ai bambini regala l'esperienza di 'fare qualcosa da grandi' e, quindi, di realizzare il proprio sogno: diventare astronauti. Per un giorno.

Federica Vitale

Fonte: http://www.nextme.it/


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