La sonda Stardust, mentre lo inquadrava, era nella condizione dei bombardieri Usa della II Guerra Mondiale
MILANO - Settantadue immagini ad alta risoluzione mostrano com’è cambiato il corpo della cometa Tempel-1 bombardata nel 2005 dalla sonda della Nasa Deep Impact. Allora il robot cosmico aveva lanciato un «penetrator» quando si trovava nelle vicinanze sollevando una nube analizzata a distanza dagli strumenti di bordo. Ora la sonda Stardust, sempre della Nasa, dopo aver compiuto la sua missione primaria (incontro e raccolta di particelle della cometa Wild-2 portati a Terra con una capsula nel 2006) godendo di buona salute è stata proiettata su un’orbita che l’ha portata ad incontrare la cometa Tempel-1 visitata appunto da Deep Impact. PENETRATOR - E così nella sua nuova seconda missione battezzata Stardust-Next, gli obiettivi elettronici hanno potuto scrutare i misteri di un altro astro con la coda mostrando i cambiamenti avvenuti nell’arco di un quinquennio e il volto martoriato da scontri cosmici. Il sorvolo dell’irregolare oggetto cosmico (5 per 8 chilometri) è avvenuto ad una quota di 174 chilometri mostrano diversi cambiamenti della superficie che certificano la fragilità della struttura del nucleo. E la sonda mentre attraversava la debole atmosfera di polveri che circonda l’astro spento si trovava nella stessa condizione dei bombardieri americani B-17 nella seconda guerra mondiale quando erano cannoneggiati da terra e nelle vicinanze scoppiavano i colpi sparati, ha fatto notare Don Brownlee, uno dei ricercatori dell’Università di Washington a Seattle. Naturalmente è stato anche fotografato il cratere scavato dal penetrator di Deep Impact constatando che molto materiale sollevato era ricaduto nell’incavo generato. Ora Stardust continua la sua corsa e la Nasa studierà se affidarle un nuovo compito, salute permettendo dopo un viaggio che finora ha totalizzato 3,5 miliardi di miglia.
Fonte: http://www.corriere.it/
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