di Vincenzo Panella.
Die Glocke (in tedesco “la campana”) è un velivolo segreto tecnologicamente molto avanzato, che si pensa sia stato progettato, costruito e sperimentato dagli scienziati nazisti. Il primo a parlarne fu il giornalista polacco Igor Witkowski, ma divenne molto popolare quando ne scrisse l’esperto in tecnologie militari Nick Cook. Nelle duemila pagine del suo libro “Die Wahrheit über die Wunderwaffe” (La verità sulle armi segrete), Witkowski rivela come durante la seconda guerra mondiale l’esercito nazista avesse in dotazione un’arma segreta non convenzionale, la cui esistenza fu rivelata nel corso di un interrogatorio all’ufficiale polacco Jakob Sporrenberg.
Secondo Witkowski, Sporrenberg mostrò dei documenti classificati agli inquirenti nell’agosto del 1997, affermando di avere accesso alla documentazione segreta del governo polacco sulle armi segrete di Hitler. Sebbene non ci siano prove tangibili sulla verità di tali affermazioni, le sue dichiarazioni fecero molto rumore e vennero poi rielaborate dall’autore Nick Cook, che elaborò nel libro “The Hunt for Zero Point” (La ricerca del punto zero) le sue personali interpretazioni.
Le prime sperimentazioni dell’arma furono portate avanti dagli scienziati del Terzo Reich nel laboratorio “Der Riese” (il gigante), sito al confine tra Germania e Cecoslovacchia. Le dichiarazioni di Witkowski, assieme a quelle di Cook, suscitarono diverse congetture e ipotesi più o meno fantasiose sulla vera natura delle armi naziste, e in particolare la “Die Glocke”. Witkowski parla anche di alcune rovine dalla forma circolare nei pressi della miniera di Wenceslas, e dichiara che sarebbero potute servire come piattaforma di atterraggio specificatamente costruita per questo particolare tipo di velivolo.
Anche altri autori americani come Joseph P. Farrell, Jim Marrs ed Henry Stevens si interessarono alla “campana nazista”. Secondo Farrell, tale arma sarebbe stata così importante per i nazisti da uccidere almeno 60 scienziati che avevano lavorato al progetto. La “campana nazista” fu descritta dai vari autori come un velivolo costituito da un metallo molto pesante e duro, approssimativamente di 15 metri di larghezza e 10 di altezza, con una forma simile a una grossa campana. Il velivolo internamente era composto da due cilindri rotanti in verso opposto, contenenti una sostanza violacea simile al mercurio. Il nome in codice di questo metallo era “Xerum 525” ed era considerato molto tossico, tanto che durante lo stoccaggio veniva conservato in contenitori metallici ermeticamente sigillati.
Cook descrive poi la “campana” come un velivolo che emetteva forti radiazioni, che causarono evidenti effetti sulle piante e gli animali utilizzati come cavie. Si presume che molti scienziati siano morti durante le sperimentazioni. Altri autori ritengono invece che il dispositivo fosse uno strumento per osservare il passato, costituito al suo interno da uno specchio al quarzo concavo: componente principale di questo strumento era il “mercurio rosso”.
Le speculazioni su questo dispositivo abbondano: lo stesso Witkowski, ad esempio, afferma che la “campana nazista” sarebbe stata consegnata agli Stati Uniti nel quadro di un programma di scambio, tramite l’intercessione del generale nazista delle SS Hans Kammler. Ma al di là dei miti e della disinformazione ci sono aspetti molto interessanti della tecnologia di questo presunto velivolo, e si potrebbe addirittura pensare che la “campana nazista” sia stata il precursore di un altro velivolo americano super segreto: il tr-3b, che sfrutta lo stesso complicato principio propulsivo. Certo è che il “Die Glocke” contiene al suo interno un fondo di verità, che sta venendo lentamente a galla.
Fonte: http://ildemocratico.com/
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