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Sunday, May 15, 2011

La Terra ha il suo asteroide compagno

Con un telescopio amatoriale di media capacità è possibile vederlo

È 50 volte più lontano della Luna e forse è nato insieme al nostro pianeta. Non desta preoccupazioni


Un asteroide, non quello trovato in quanto troppo lontano per essere fotografato in modo particolareggiato
Un asteroide, non quello trovato in quanto troppo lontano per essere fotografato in modo particolareggiato
MILANO - La Terra ha un nuovo compagno, piccolo ma da tenere sotto controllo. La novità è che gli astronomi Apostolos Christou e David Asher hanno scoperto ora la sua vera identità dopo che due mesi fa l’occhio elettronico del satellite americano Wise lo aveva avvistato in cielo. Ma i due scienziati calcolando la sua orbita hanno trovato che accompagna il nostro pianeta da almeno 250 mila anni.

STIME - Approfondendo le stime e affrontando simulazioni su un arco di tempo di due milioni di anni proiettati per lo più nel futuro hanno stabilito che rimarrà dove si trova, in un punto del cielo cinquanta volte più distante della Luna. Non molto in termini astronomici ma abbastanza per non destare problemi, almeno nell’immediato. Ma non si può mai dire. Scrutando e fotografando «2010 SO16», come è stato battezzato, con i telescopi del Las Cumbres Observatory i due studiosi si sono resi conto che la sua storia è interessante perché dovrebbe essere legata addirittura alle origini della Terra.

«2010 SO16» è il tratto luminoso nel cerchio rosso
«2010 SO16» è il tratto luminoso nel cerchio rosso
DIMENSIONI - Il pianetino ha una taglia intorno ai 400 metri e viaggia su un’orbita che è quasi uguale a quella del nostro pianeta e quindi la sua distanza dal Sole è identica, come è stato scritto sul bollettino mensile della Royal Astronomical Society di Londra. Per la sua vicinanza è stato soprannominato «asteroide terra fobico» e con un telescopio amatoriale di media capacità è possibile pure vederlo. Ci sono altri tre asteroidi che si sono trovati per un certo periodo a viaggiare insieme alla Terra ma le loro orbite poi li hanno allontanati. «2010 SO16» invece staziona nella sua posizione da migliaia di anni e lì resterà nel prossimo lungo futuro se non accadrà qualcosa. Questi piccoli corpi, infatti, sono facilmente soggetti alle forze dei pianeti maggiori e quindi potrebbe spostarsi muovendosi magari pericolosamente verso il nostro globo azzurro. Ecco perché ora è strettamente tenuto sotto controllo cercando perfezionare la conoscenza della sua traiettoria cosmica.

ORIGINE - Intanto tre sono le ipotesi sulla sua nascita. La prima immagina che sia stato strappato dalle forze planetarie dalla fascia maggiore degli asteroidi tra Marte e Giove: ma questa teoria non è condivisa dai due astronomi. La seconda sostiene che potrebbe essere un corpo originatosi all’epoca in cui si è formata anche la Luna e poi finito sulla sua orbita intorno al Sole. Ma la sua stabile posizione odierna depone a sfavore. Ultima ipotesi è che sia parte di un gruppo di asteroidi ipotizzato teoricamente, cercato a lungo e mai trovato. Se così fosse sarebbe un relitto dell’epoca della formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa. Non resta che indagare per sciogliere il mistero.

Giovanni Caprara

Fonte: http://www.corriere.it

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