I buchi neri sono strettamente collegati con la nascita delle stelle: lo ha dimostrato un astrofisico e ricercatore della Nasa originario dell’Italia, precisamente di Recanati, il dottor Francesco Tombesi. Tombesi ha infatti dimostrato come i buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie espellano in maniera velocissima dei getti di materia, i cosiddetti Ufo (Ultra Fast Outflows), che di fatto rimuovono la massa dei buchi neri stessi, rallentando il loro accrescimento e allontanando la materia dal centro del disco di accrescimento del buco nero, luogo dove avvengono i processi di formazione delle stelle.
Questa osservazione è stata possibile grazie ad un satellite, l’XMM-Newton dell’Esa, che ha scandagliato quarantadue galassie vicino alla nostra osservandole nello spettro dei raggi X: gli Ufo sono stati rilevati nel 40 percento di tali galassie, potendo così affermare che si tratta di un fenomeno piuttosto frequente. La velocità alla quale questi getti sono espulsi è circa il dieci percento di quella della luce, e la quantità di materia ‘è comparabile a quella effettivamente accresciuta dal buco nero‘ ha spiegato Tombesi, aggiungendo che ‘questi UFO sono abbastanza potenti da poter avere effetti su grandi scale all’interno della galassia ospite e di influenzarne anche l’evoluzione‘. In pratica, la materia che si allontana dal disco di accrescimento del buco nero rallenta o azzera la formazione di nuove stelle.
Foto di Patrizio Boschi.
Fonte: http://attualita.tuttogratis.it
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