Un mondo nascosto, sotto l’acqua del Mare del Nord, è stato scoperto dai sommozzatori che lavorano con i team scientifici dell’Università di St Andrews.
Doggerland, una vasta area di terra asciutta che si estendeva dalla Scozia alla Danimarca che fu lentamente sommersa dalle acque tra i 18.000 aC e 5500 aC.
La scoperta si deve alle ricerche petrolifere che scandagliando i fondali hanno trovato resti di un ‘mondo sommerso’ con una popolazione che all’epoca poteva contare su decine di migliaia di abitanti.
Potrebbe essere stato il ‘cuore vero e proprio’ dell’Europa. Il territorio si estendeva dal Nord della Scozia fino alla Danimarca e giù per il canale della Manica, fino alle Isole del Canale.
Si presume che fu colpito da uno tsunami devastante.
Il dottor Bates, un geofisico, ha detto: ‘Doggerland era il vero cuore dell’Europa fino a quando il livello del mare è salito fino a coprire tutto, lasciando le coste così come le vediamo oggi.
Il progetto di ricerca è una collaborazione tra St Andrews e le Università di Aberdeen, Birmingham, Dundee e Galles Trinity St David.
La ricerca, frutto di una meticoloso lavoro durato 15 anni sul campo, intorno alle acque torbide del Regno Unito.
Usando una combinazione di modelli geofisici dai dati ottenuti dalle compagnie petrolifere e del gas e le testimonianze dirette da materiale di recupero dal fondo marino, il team di ricerca è stato in grado di costruire una ricostruzione della terra perduta.
I risultati suggeriscono l’immagine di una terra con colline e valli, paludi e grandi laghi con grandi fiumi che sfociavano su un litorale contorto.
“Abbiamo trovato molti reperti sommersi con caratteristiche che sono molto difficili da spiegare con cause naturali, come ad esempio tumuli circondati da fossati e tronchi di alberi fossilizzati sul fondo del mare, selci lavorate ed ossa di grandi animali del passato” hanno riferito gli studiosi.
E’ stata allestita una mostra “The Summer Science Exhibition della Royal Society che si terrà dal 03-08 LUGLIO 2012 presso la Royal Society di Londra.
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