© Collage: «La Voce della Russia» |
La Russia avvia il programma per lo sbarco sulla Luna, con navicelle per l’atterraggio e il lancio dalla superficie selenica, rimorchiatori interorbitali e moduli di assistenza tecnica.
I primi collaudi sono in programma per il 2015.
L’Agenzia Spaziale della Russia lavora sul programma orbitale nazionale fino al 2030, che prevede anche le ricerche lunari.
Dice il direttore della rivista “Notizie della cosmonautica” Igor Marinin:
“Attualmente sulla Luna sono state scoperte notevoli riserve di acqua. Il che significa che non sara’ necessario portare delle scorte dalla Terra. Per di piu’, la presenza dell’acqua facilita la produzione sul posto di energia, ossigeno e altri elementi chimici necessari per il combustibile. Cosi’ i costi per l’esplorazione saranno inferiori a quelli previsti negli anni ’70. La ricerca spaziale ha inoltre un’importante particolare perche’, al pari del nucleare, rappresenta il locomotore di altri settori produttivi e scientifici”.
Apre la strada inoltre alla nascita di joint-venture, con colleghi europei ed americani (le trattative sono gia’ in corso), per non parlare poi delle prospettive verso l’Oriente.
Secondo l’esperto Serghej Pukhov, direttore della rivista “Aviapanorama”, i progetti con India e Cina possono risultare di gran lunga piu’ vantaggiosi:
“Con questi paesi le prospettive della cooperazione spaziale e nella produzione missilistica sono ottime. Inoltre abbiamo in fase di progettazione un promettente progetto di trasporti spaziali.”
L’accordo del 1967 sullo spazio extraatmosferico regola i principi di ricerca e definisce la Luna "patrimonio comune dell'umanità" che non puo’ essere soggetta ad appropriazione nazionale, ne’ a rivendicazioni di sovranita’, ne’ ad occupazione con qualsiasi altro mezzo.
Cosi’ la Luna potrebbe diventare una piattaforma di cooperazione immune da ogni genere di conflitto militare.
Fonte: http://italian.ruvr.ru
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