Statistiche

Thursday, July 12, 2012

La famiglia di Plutone aumenta: scoperto il quinto satellite

Il telescopio spaziale Hubble ha scoperto la quinta luna di Plutone, denominata provvisoriamente con la sigla P5. L’ex pianeta, da 2006 classificato come pianeta nano, ha un sistema complesso di satelliti. Si ipotizza che siano i resti di uno scontro avuto con un grande asteroide della Fascia di Kuiper miliardi di anni fa.


Questa immagine, ripresa dal telescopio spaziale Hubble lo scorso 7 luglio,

mostra le cinque lune che orbitano attorno a Plutone. Il cerchietto verde

indicata il piccolo satellite, denominato con la sigla P5, appena scoperto.

(NASA/ESA/M. Showalter-SETI Institute)

Una quinta luna orbita attorno a Plutone. È stato un gruppo di astronomi statunitensi a scoprire con il telescopio spaziale Hubble questo piccolissimo oggetto in orbita attorno a questo remoto mondo ghiacciato situato alla periferia del Sistema Solare. La nuova luna di Plutone, P5, visibile come un debole puntino di luce nell’immagine qui sopra ripresa da Hubble la settimana scorsa, ha una forma irregolare e delle dimensioni che sono state stimate tra i 10 e i 25 km.
Adesso, quindi, i compagni di Plutone sono cinque. Resta la curiosità di capire come un pianeta così piccolo possa avere un sistema così complesso di satelliti, ma certo la nuova scoperta fornisce ulteriori prove su come il sistema di Plutone si sia formato e evoluto. La teoria più accreditata è che le lune di Plutone siano il risultato di uno scontro tra il pianeta nano e un altro grande oggetto della Fascia di Kuiper, avvenuto miliardi di anni orsono. La più grande di questa ormai numerosa famiglia, Caronte, fu scoperta nel 1978. Grazie alle osservazioni di Hubble, nel 2006 furono individuate altre due lune, Nix e Hydra, mentre una terza, P4, fu “scovata” nelle immagini ottenute da Hubble nel 2011.
New Horizons, una sonda spaziale della NASA, è attualmente in viaggio verso Plutone, con il quale effettuerà un flyby nel 2015. Da tale passaggio ravvicinato potremo avere le prime immagini dettagliate del sistema di Plutone, così piccolo e distante. Dopo New Horizons, gli astronomi per approfondire le conoscenze su Plutone e il suo sistema, potranno avvalersi, verso la fine di questo decennio, della visione ad infrarossi del successore di Hubble, il James Webb Space Telescope dotato di uno specchio di 6,5 metri di diametro, il quale sarà in grado di determinare la composizione superficiale di questo pianeta nano, delle sue lune e di molti altri oggetti che formano la Fascia di Kuiper, al di là dell’orbita di Nettuno.

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.