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Friday, February 4, 2011

Il marito della Giffords torna nello spazio

Nonostante la moglie sia in un centro di riabilitazione con il cervello trapassato dal proiettile di una Glock calibro 9, per l’astronauta Mark Kelly il richiamo dello spazio è troppo forte: il marito di Gabrielle Giffords, la deputata dell’Arizona gravemente ferito nella sparatoria dell’8 gennaio a Tucson, ha annunciato oggi che il prossimo 19 aprile salirà a bordo dello Shuttle per comandare l’ultima missione della navetta spaziale Endeavour, sulla quale salirà anche l’italiano Roberto Vittori.

«Le condizioni di mia moglie migliorano giorno dopo giorno - ha detto Kelly -. I neurochirurghi e i neurologi che la seguono mi dicono che è un buon segno, la rapidità dei progressi è molto importante». Per questo, lui ha deciso: «Non vedo l’ora di riunirmi al mio equipaggio della missione STS-134. L’abbiamo preparata per oltre 18 mesi. Ringrazio la Nasa per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti». Dopo essere stato un mese accanto a lei, il comandante Kelly ha deciso che anche la sua vita può riprendere il suo corso.

E la sua vita è lo spazio, la Nasa, la Stazione Spaziale Internazionale, sulla quale è in orbita da mesi suo fratello gemello Scott insieme all’astronauta italiano Paolo Nespoli. La Nasa aveva già programmato da tempo che la missione STS-134 verso la stazione spaziale internazionale sarebbe stata comandata da lui. Mark Kelly vanta un’esperienza spaziale di tutto rispetto: è già stato tre volte a bordo dello shuttle (nelle missioni STS-108 e STS-121 come pilota, nella STS-124 come comandante), e quella del 19 aprile sarà la sua ultima avventura spaziale verso ISS. Dopo la strage di Tucson, però, Kelly in accordo con la Nasa si era messo in stand by: per stare accanto alla moglie aveva ovviamente interrotto l’addestramento, e aveva chiesto un periodo di tempo per poter decidere. Per questo la Nasa aveva cominciato l’addestramento dell’astronauta Rick Sturckow come eventuale riserva del comandante Kelly.

La missione STS-134 verso ISS è particolarmente significativa, perché coincide anche con l’ultimo volo di Endeavour. In qualche modo chiude un ciclo importante della storia della Nasa, anche se non sarà ancora l’ultimo volo dello shuttle. Quello al momento è programmato per il 28 giugno, quando a staccarsi da Cape Canaveral sarà la navetta Atlantis, che porterà sulla stazione spaziale il modulo logistico multifunzione Raffaello. Nel frattempo alla Nasa è già partito il conto alla rovescia per la prossima missione, la STS-133, che il prossimo 24 febbraio lancerà nello spazio per l’ultima volta la navetta Discovery.

Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/

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