Gli iPhone del futuro saranno alimentati ad energia solare ?

Ogni anno Apple lancia un nuovo modello di iPhone per contrastare adeguatamente la sempre più agguerrita concorrenza che a suon di megapixel, megahertz e gigabyte cerca di attirare nuovi clienti. Per il prossimo iPhone 5 si dà per scontato l’utilizzo del nuovo processore Apple A5, ma, se un processore dual core può avere un senso su un tablet come l’iPad 2, difficilmente tutta questa potenza di calcolo sarà sfruttata dalla maggior parte degli utenti di uno smartphone.

Presto avremo dispositivi con doppia fotocamera per riprese stereoscopiche in alta definizione e schermi che visualizzano immagini in 3D senza dover ricorrere agli appositi occhiali, poi sarà la volta dei picoproiettori e dei generatori di ologrammi, ma tutte queste diavolerie avranno bisogno di maggior energia riducendo ulteriormente l’autonomia della batteria, che ci pianterà in asso proprio nel momento in cui dovremo fare una semplice telefonata.

Già oggi le batterie occupano la maggior parte dello spazio disponibile all’interno di uno smartphone, aumentandone di conseguenza peso e dimensioni, ma potrebbero essere più piccole se questi dispositivi potessero essere alimentati anche da una fonte alternativa, come una serie di celle fotovoltaiche.

L’azienda francese Wysips ha realizzato un’innovativa soluzione basata su una sottile pellicola trasparente che può essere applicata sullo schermo di uno smartphone ed in grado di trasformare l’energia di una fonte luminosa in energia elettrica per ricaricare le batterie del dispositivo. Sei ore di esposizione al sole possono ricaricare completamente la batteria di un normale telefono cellulare, ma la tecnologia ha ampi margini di miglioramento.

Secondo Wysips i primi dispositivi ad utilizzare questa tecnologia saranno disponibili tra un anno, giusto in tempo per un sottilissimo iPhone 6, che potrebbe assomigliare ad una All-In-One Card. Nell’attesa potete vedere una dimostrazione di questa tecnologia nel video che trovate dopo il salto.

Fonte: http://www.melablog.it/