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Wednesday, March 30, 2011

Astronomia: su Mercurio c'è acqua e fa freddo

di Moreno D'Angelo

Dopo un viaggio non semplice di sette anni la sonda Messanger è finalmente entrata nell'orbita del più piccolo pianeta del sistema solare e vi resterà per circa un anno. Le prime immagini di Mercurio erano state inviate dalla sonda Mariner nel 1974.

Si tratta di un pianeta pieno di sorprese e di particolarità.
Ha un diametro di 4878 km e una densità che è superiore ad ogni pianeta del sistema solare.

Tra le sue caratteristiche più originali vi è quella di un nucleo metallico enorme che praticamente occupa il 42% del pianeta ed il 75% del diametro. Il suo moto intorno al sole è di 88 giorni, mentre per una rotazione sono necessari 58 giorni terrestri.

Tra i molti interrogativi Messanger cercherà di dare una risposta sulle misteriose origini di Mercurio che alcuni ricercatori collegherebbero all'impatto con un grande corpo spaziale. Ipotesi collegabili anche all'anomalia di avere una parte rocciosa di solo 600 km.

Nonostante l'altissima temperatura Mercurio ha una sottile atmosfera, rilevata per la prima volta negli anni '80. Un'atmosfera costituita in prevalenza da vapori di sodio, potassio e calcio. Ma i primi rilevamenti della sonda hanno aggiunto a questo elenco un dato sorprendente: la presenza di acqua sotto forma di vapore. Non a caso nelle culture orientali Mercurio è visto come astro legato all'elemento acqua.

Su Mercurio si trovano crateri e enormi scarpate, tra cui una voragine del diametro di 1500 km denominata bacino Caloris, erede di chissà quale collisione che risulta tra le più grandi dell'intero sistema solare.

Tra le sue caratteristiche più originali Mercurio risulta il pianeta che pur continuando a raffreddarsi mantiene la parte superiore del suo nucleo metallico allo stato fluido. Il nucleo, con il suo raffreddamento, ha comportato una relativa contrazione del volume globale che ha determinato sulla superficie dei rilievi simili a quelli che si formano sulla buccia di una mela troppo matura.

Alcuni di questi spettacolari crateri e fenditure della crosta nelle zone polari non sono mai illuminati dal sole e possono avere temperature anche di – 150 gradi. Qualcuno ipotizza che in questi antri si possa trovare ghiaccio di origine cometaria o asteroidale. Considerazione legata anche al forte potere riflettente che gli osservatori astronomici (in particolare quello di Arecibo) hanno riscontrato in alcune zone del pianeta. Dopo tutto se è provata la presenza di vapore acqueo da qualche parte dovrà pur essere originato.

Un'ultima curiosità storica: la fama di 'messaggero degli dei' trova le sue radici più antiche nella tavolette cuneiformi della mitologia babilonese mentre gli astronomi assiri lo definivano pianeta saltellante.

Fonte: http://www.nuovasocieta.it/

Commento di Oliviero Mannucci: Se andate sul sito da dove ho preso la notizia, scoprirete un cosa curiosa, che ho visto fare spesso da molte redazioni on-line e non, la foto di corredo all'articolo è sbagliata volutamente. In questo caso c'è una foto radar del pianeta Venere. Mercurio infatti non è stato mappato ancora completamente, mancano i poli. Evidentemente i redattori non sanno la differenza tra Venere e Mercurio, oppure pensano che i lettori siano tutti deficienti da non accorgersi della differenza.

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