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Wednesday, March 23, 2011

GIAPPONE, NUBE RADIOATTIVA GIÀ STASERA SUL NORD ITALIA

TOKYO - Sull'Italia potrà arrivare una nube proveniente dal Giappone, ma questa avrà una dose di radioattività trascurabile. Anzi, ha detto oggi il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, «nessuna nube tossica sta raggiungendo l'Italia, ma si tratta solo di correnti d'aria che contengono una minima quantità di radioattività, assolutamente non tossiche e assolutamente non pericolose». È pienamente d'accordo il climatologo Vincenzo Ferrara, dell'Enea, per il quale «non c'è dubbio che sulla nube si stia facendo un bel pò di confusione». I modelli matematici che prevedono lo spostamento delle nubi sono tanti e basati su parametri diversi, compreso quello al quale fa riferimento l'Agenzia francese per la sicurezza nucleare (Asn) e che prevede la nube in arrivo sull'Italia per questa sera. Quello che si può dire, prosegue Ferrara, è che «il trasporto delle masse d'aria viaggia da Ovest verso Est alla media di 1.000 chilometri al giorno; vale a dire che ogni 30-40 giorni torna al punto di partenza».

Questa circolazione non è comunque l'unica ad influire sullo spostamento delle masse d'aria: «avviene anche un processo di diffusione che dipende dalla turbolenza atmosferica», spiega. Le variazioni del vento sulla verticale o in orizzontale possono portare ad una dispersione molto forte. Considerando dei valori casuali e solo come esempio: se una nube dovesse partire dal Giappone carica di mille miliardi di particelle radioattive, queste verrebbero disperse quasi completamente già nel percorso attraverso l'Oceano Pacifico. «Negli Stati Uniti potrebbe arrivarne appena una» e «la probabilità che arrivino particelle radioattive sull'Europa e sull'Italia è uguale a zero». Perciò, prosegue Ferrara, «dire che una massa d'aria si sta spostando dal Giappone verso l'Europa è molto diverso dal parlare dello spostamento di una nube radioattiva». In pratica, rileva il climatologo, «non c'è nessuna nube radioattiva, ma solo una massa d'aria che può provenire dal Giappone, nella quale non è assolutamente probabile che si trovino particelle radioattive». Questa possibilità, prosegue, sarebbe stata invece un pericolo molto concreto «solo se in Giappone fosse avvenuto un incidente nucleare molto più violento e più grave di quello di Chernobyl, con rilascio di materiali radioattivi in alta quota».

Fonte: http://www.leggo.it/

Commento di Oliviero Mannucci: Arrivano la radiazioni sfuggite alla centrale giapponese, tranquilli, ci dicono, non fanno male perchè troppo diluite. Siccome non sono dannose ci faranno sicuramente bene, bisogna pensare. Quante stronzate che mi tocca sentire! Le radiazioni sono sempre radiazioni e si accumulano nel nostro organismo nel corso degli anni e superato un certo limite possono dare origine a tumori. I piloti di aerei di linea, militari e gli astronauti, che sono molto più esposti di una persona comune, quando superano un certo livello di radiazione assorbita dall'organismo, non possono più volare, anche se fisicamente ancora validi, perchè andrebbero incontro sicuramente ad un rischio oncologico. Non credete a tutte le cazzate che ci raccontano, voglio solo addormentarci il cervello. Fra pochi giorni mi arriva il contatore Geiger che ho ordinato, farò delle misurazioni a riguardo e poi vi farò sapere quante radiazioni in più del normale ci stiamo sorbendo già da qualche giorno, altro che da 'sta sera, un par di ciufoli.

Effetti delle radiazioni nucleari sull’uomo. Ecco cosa succede al nostro corpo


Radiazioni nucleari, effetti sull'uomo

Dopo il terremoto e lo tsunami, che hanno provocato lo scoppio di alcune parti di centrali nucleari, il Giappone e il mondo è con il fiato sospeso per la paura di un’altra Chernobyl. Perché questo panico? Cosa possono provocare le radiazioni nucleari? Gli effetti biologici da emissioni ionizzanti possono raggrupparsi in tre classi di differenti caratteristiche cliniche e di diverso significato sanitario generale: effetti immediati, effetti tardivi ed effetti genetici.


Partiamo dal primo, gli effetti immediati sono tipici di irradiazione forte avvengono dopo due o tre settimane dall’incidente. Gli effetti si manifesteranno in tutto il corpo: dalla cute che si irrita provocando vari tipi di eritemi (semplice, bolloso o ulceroso), ai capelli, barba e peli che potrebbero subire una caduta temporanea; dai tessuti emopoietici (globuli bianchi) creando una riduzione sia dei globuli bianche che quella dei globuli rossi, al sistema gastro-intestinale con fenomeni di arrossamento, gonfiore e ulcerazione che possono essere paragonate alle manifestazioni cutanee; dal sistema respiratorio con fenomeni infiammatori e a distanza di tempo i polmoni possono mostrare casi di fibrosi, all’encefalo che con dosi molto elevate di radiazioni si può avere la morte dell’individuo.

Gli effetti tardivi, invece, si manifestano dopo anni o addirittura decenni dall’irradiazione e sono a carattere probabilistico. Tra le conseguenze che spiccano per la loro gravità e la loro frequenza ci sono le leucemie che compaiono tra i 3 e i 15 anni e i tumori maligni (carcinoma mammari, cutanei, polmonari, tiroidei e sarcomi ossei) che si presentano tra i 10 e i 30 anni dalle irradiazioni.
Gli effetti delle radiazioni possono interessare, oltre al soggetto esposto, anche i suoi figli. Queste conseguenze ereditarie consistono in mutazioni genetiche cioè l’alterazione nella funzione dei singoli geni; aberrazioni cromosomiche, che risultano dalla rottura e riorganizzazione dei cromosomi; e variazione del numero di cromosomi.
Bisogna solo sperare che tutto ciò non accada, soprattutto a una popolazione, come quella nipponica, che è già in ginocchio per il terremoto e lo tsunami.

Fonte: http://attualita.tuttogratis.it/


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