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Wednesday, March 30, 2011

Centrali nucleari in Italia: tangenti secondo Wikileaks dai francesi

USA, Francia e Russia avrebbero esercitato pressioni sul governo italiano per aggiudicarsi una fetta delle commesse per la ripresa del programma nucleare. Si parla anche di mazzette.

Mazzette, pressioni, preoccupazioni, ambivalenze. Il quadro tratteggiato dai cablogrammi della diplomazia USA finiti in mano a WikiLeaks e pubblicati da L’Espresso non è certo rassicurante. Perché le presunte manovre messe in atto dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla Francia nei piani alti delle aziende e della politica italiane riguardano il nucleare e con esso la salute e la sicurezza dei cittadini.

Nei cablo ci sono i nomi di esponenti politici del Belpaese che mai hanno nascosto la loro simpatia per la ripresa di un programmi di costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano. Ma figurano anche personalità politiche che in questi giorni, alla luce della tragedia che ha colpito il Giappone, si oppongono con forza al piano nucleare del Governo. Ecco, dunque, che al nome di Claudio Scajola si aggiunge quello di Pier Luigi Bersani, che nel 2007 – scrive L’Espresso – spiega all’ambasciatore USA che «l’Italia non è fuori dalla produzione di energia nucleare, l’ha solo sospesa» e che «carbone pulito e nucleare probabilmente giocheranno un ruolo importante nell’assicurare i bisogni del futuro».

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