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Monday, March 28, 2011

Windscale ( ora Sellafield) :il peggiore incidente nucleare della storia britannica tenuto nascosto alla popolazione locale e al mondo per 30 anni

Il peggior incidente nucleare britannico, l’incendio di Windscale (ora Sellafield) in Cumbria, ha liberato il doppio dei detriti nucleari di quanto precedentemente riferito.
Gli scienziati, studiando i modelli metereologici e la quantità di materiale radioattivo distribuito dopo l’incendio del 1957, hanno affermato che le precedenti valutazioni erano state sottostimate nel loro effetto mortale.

“Abbiamo dovuto raddoppiare le nostre stime rispetto all’ammontare di sostanze rilasciate” ha riferito l’ex ricercatore della UK Atomic Energy Authority John Garland.
Al termine di questa revisione, gli scienziati hanno detto che l’incendio - che ha sparso una nube di cesio, iodio e polonio sopra la Gran Bretagna e il nord Europa – può causare diverse dozzine di casi di cancro in più rispetto a quanto valutato in precedenza.

Inizialmente si pensava che il danno causato dal fuoco sarebbe stato limitato, e che soltanto un numero molto piccolo di casi di tumore avrebbero potuto essere innescati dalle sostanze radioattive rilasciate.
Nel 1990 esperti delle radiazioni, utilizzando nuove metodologie epidemiologiche, avevano calcolato che potevano presentarsi fino a 200 casi di cancro – alla tiroide, al seno, e anche leucemie – a causa delle emissioni prodotte dall’incendio.

Ora i ricercatori sostengono di dover aumentare ancora una volta la loro stima. “Potranno presentarsi diverse dozzine di casi di cancro in più, in aggiunta a quanto affermato in precedenza” ha detto l’epidemiologo Richard Wakeford, dell’Università di Manchester.

Tuttavia Wakeford ha detto che è impossibile determinare se un caso specifico di tumore è da collegarsi direttamente con l’incidente di Windscale, ora chiamata Sellafield. “Possiamo soltanto dire che la sproporzione nei casi di tumore è stata causata dall’incendio”.

L’incendio, avvenuto 50 anni fa, si è scatenato quando le barre di grafite utilizzate per controllare la reazione nucleare nel nucleo del reattore hanno preso fuoco. Il nucleo ardente è stato fuori controllo per due giorni interi. Ad un certo punto gli operai hanno usato delle mazze per colpire le barre di combustibile danneggiate, e altamente radioattive, e farle così uscire dal reattore prima di riuscire finalmente a spegnere il fuoco.

Dopo l’incendio, il governo mise un divieto di sei settimane per il consumo di latte di mucca che avevano i pascoli nel raggio di 200 chilometri da Windscale. Tuttavia, il vento e le correnti atmosferiche hanno portato la contaminazione nucleare fuori da questo confine, arrivando a coprire buona parte dell’Inghilterra e alcune zone del nord Europa.
Il reattore è stato lasciato in uno stato di intensa radioattività e ha lavorato indisturbato – troppo pericoloso da smantellare.

L’anniversario dell’incendio cade proprio mentre la consultazione pubblica per la costruzione di un nuovo reattore nucleare lanciata dal Governo britannico si avvia alla conclusione, e la scorsa settimana il punto è stato ampiamente rimarcato da ambientalisti e attivisti verdi. “Questo anniversario dovrebbe servire come monito per quello che può accadere quando un impianto nucleare va male”, ha detto Jean McSorley, di Greenpeace. “La costruzione degli impianti di Windscale era stata fatta in fretta e così pure i piani governativi per nuovi reattori in questo paese. L’energia nucleare non è la risposta ai cambiamenti climatici.”

Ma questa obiezione è stata rigettata dagli ingegneri nucleari. Hanno detto che l’incidente non ha risvolti sui futuri reattori che potrebbero essere costruiti in Gran Bretagna. L’impianto di Windscale – uno dei due impianti costruiti per generare il plutonio destinato al programma militare britannico – era raffreddato ad aria, non aveva adeguate strutture di contenimento e presentava un sistema di monitoraggio delle condizioni del nucleo decisamente insufficiente.
“Gli attuali reattori sono raffreddati ad acqua, adeguatamente isolati e ben monitorati!, sostiene Paul Howarth, del Dalton Nuclear Institute dell’Università di Manchester.
“Abbiamo una grande esperienza nella gestione di impianti nucleare in Gran Bretagna. Saremmo dei pazzi se utilizzassimo questa come ragione per non costruirne dei nuovi e migliori”.
Questo ultimo punto è stato sostenuto da Wakeford. “L’impianto di Windscale era dotato di equipaggiamenti primitivi. Non dobbiamo dimenticarlo.”

Fonte: The Observer, Robin McKie7 ottobre 2007

Commento di Oliviero Mannucci: LE ULTIME PAROLE FAMOSE: "Hanno detto che l’incidente non ha risvolti sui futuri reattori che potrebbero essere costruiti in Gran Bretagna. L’impianto di Windscale – uno dei due impianti costruiti per generare il plutonio destinato al programma militare britannico – era raffreddato ad aria, non aveva adeguate strutture di contenimento e presentava un sistema di monitoraggio delle condizioni del nucleo decisamente insufficiente.
“Gli attuali reattori sono raffreddati ad acqua, adeguatamente isolati e ben monitorati!, sostiene Paul Howarth, del Dalton Nuclear Institute dell’Università di Manchester.
“Abbiamo una grande esperienza nella gestione di impianti nucleare in Gran Bretagna. Saremmo dei pazzi se utilizzassimo questa come ragione per non costruirne dei nuovi e migliori”." Ma gli impianti in Giappone non sono raffreddati ad acqua, proprio come quelli che gli inglesi sostengono essere più sicuri? Pensate se nel mondo dovessero accadere 3 o 4 incidenti di questo tipo nello stesso momento?! Chi mi conosce, si ricorderà che parlai di questo catastrofico incidente, al quale ne sono seguiti altri, nel mio programma " Alle soglie del 2000" su RKC, nel 1987, in tempi ancora non sospetti quindi, allora non c'era ancora Internet, e pochi sapevano.

Vuoi approfondire l'argomento e scoprire quanti incidenti piccoli e grandi sono accaduti, clikka su questi link: http://baronemarco.blogspot.com/2009/07/mappe-nucleari-per-litalia.html

http://www.ecologiae.com/oltre-130-incidenti-nucleari-in-50-anni-ecco-tutti-i-disastri-che-non-vi-hanno-raccontato/1302/



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