Statistiche

Monday, March 28, 2011

Giappone: sul nucleare il governo mente

A cura di Andrea Cocco • 28 Marzo 2011

Non sono solo le autorità giapponesi a diffondere notizie contraddittorie sulle radiazioni e sulle conseguenze dell’incidente nucleare alla centrale di Fukushima. Dalla Francia la Commissione indipendente di informazione sulla radioattività (CRIIRAD) denuncia il tentativo di molti paesi di nascondere i dati reali sui livelli di radioattività che si sta disperdendo anche fuori dal Giappone. “Le informazioni diffuse dalle autorità nazionali giapponesi sono molto lacunose e inattendibili” spiega Roland Desbordes direttore del CRIIRAD, “ma quello che è scioccante è che i numerosi laboratori esistenti sul pianeta si rifiutino di far conoscere i risultati dei rilevamenti effettuati in queste settimane”.

“I giapponesi” afferma Desbordes “danno poche informazioni e tendono per lo più a rassicurare la gente “nulla di grave” “non vi preoccupate” eccetera eccetera. Noi però per fortuna siamo riusciti ad avere i dati degli scienziati giapponesi che si trovano nelle regioni colpite e che hanno misurato il livello delle radiazioni. Questi scienziati hanno già consigliato agli agricoltori locali di non commercializzare i loro prodotti e alla gente di non mangiarli. Non accade solo nelle aree più vicine alla centrale ma anche in zone che si trovano fino a 100 km, dove l’acqua è risultata contaminata. Per fortuna in queste zone la gente ha già preso autonomamente delle contromisure”.
D Quindi c’è disinformazione sulla radioattività e la contaminazione. Cosa pensate invece delle notizie che vengono diffuse sullo stato dei reattori e sulla gravità dell’incidente?
R “Sui reattori la questione è molto più complessa e qui non possiamo dire se le autorità giapponesi stanno dando infomrazioni più o meno trasparenti. Ci troviamo di fronte a dei reattori colpiti prima da un terremoto e poi da un’inondazione. Il problema è che è davvero impossibile prevedere cosa può accadere. E’ uno scenario che non si è mai verificato. Siamo in balia di informazioni che sono un po’ contraddittorie… un giorno sembra migliorare e il giorno dopo è invece peggio.. ma è una cosa comprensibile. Non si tratta di disinformazione ma di una situazione in cui oggettivamente gli stessi responsabili della centrale navigano a vista. Senza sapere bene come uscirne.”
D Dal punto di vista della gestione dell’emergenza come si sta comportando secondo lei il governo giapponese?

“Lo stato giapponese tenta in tutti i modi di rassicurare la gente. Io certo non sono per allarmarla, ma onestamente quando ci sono dei livelli di contaminazione così elevati bisogna prendere delle contromisure per proteggere la gente. Per difenderli dalla radioattività bisognerebbe o evacuare le persone o confinarle, in attesa di un’evacuazione, nelle proprie abitazioni. Nel frattempo è necessario rifornirli di cibo e acqua non contaminati. Ho l’impressione che tutto questo non si stia facendo anche perché il discorso ufficiale che viene ripetuto è che non ci sia nessuna misura urgente da intraprendere. Fortunatamente a livello locale si sta intervenendo anche se la mancanza di coordinazione tra autorità locali e centrali mi sembrea evidente. ”
D La commissione di cui lei è direttore sta tentando di ottenere i dati rilevati anche in altre zone del pianeta, dalle stazioni sparse nei paesi limitrofi e anche in Europa. Quali pensate possano essere i rischi per le popolazioni di altri paesi?
R “Bhè certo la dispersione è ormai iniziata 10/12 giorni fa, la radioattività si sta già disperdendo nell’ambiente ed è evidente che anche dei paesi molto lontani possano essere colpiti da ricadute radioattive. In questa situazione tutti i laboratori del pianeta equipaggiati stanno facendo rilevamenti, come stiamo facendo noi, nel sud della Francia. Quello che è scioccante è che la stragrande maggioranza di questi laboratori non renda pubblici i dati rilevati. Noi qui a Valence non abbiamo fino ad ora rilevato nulla di preoccupante, la radiattività non è aumentata, ma regolarmente rendiamo pubblici i nostri risultati sul sito con migliaia di contatti al giorno anche dall’estero. Le stesse autorità francesi invece non stanno pubblicando nulla. E’ un fatto grave. E’ vero che ogni stato può decidere come meglio crede ma è anche vero che esiste una rete internazionale, finanziata da molti paesi, per controllare la radioattività internazionale. Un progertto nato per monitorare eventuali esperimenti nucleari segreti e finanziato con soldi pubblici. Questo servizio che conta su una cinquantina di laboratori in tutto il pianeta, non vuole rendere noti i suoi dati. E’ scioccante. ”
D Che zone del pianeta sono più esposte alle radiazioni e con quali conseguenze?
“Le zone più esposte sono quelle che si trovano sotto vento. Ora come ora la radioattività sembra spostarsi verso l’est, ma la direzione del vento può cambiare da momento a momento. Certo può arrivare molto lontano; la nube di Chernobyl ha coperto l’intera Europa. Noi siamo a 2000 km da Chernobyl e qui, come del resto in Italia, l’incidente ucraino ha avuto i suoi effetti evidenti. Il fattore aggravante della dispersione è la pioggia. Quando piove, la radioattività si deposita sul suolo più facilmente e quindi contamina i prodotti alimentari. Il che non è positivo. Se si manga cibo contaminato le conseguenze conosciute sono il rischio di cancri e di anomalie gentiche. Ci sono poi quelle meno conosciute come i problemi caridaci nei bambini o ai sistemi immunitari. Le persone più esposte sono i bambini, le donne incinta e quelle che allattano.”

icon for podpress L'intervista a Roland Desbordes, direttore del Criirad [5:06m]: Play Now | Download

Fonte: http://amisnet.org/

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.