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Tuesday, February 15, 2011

Nuove tecnologie e robotica per le scuole di Lucca

LUCCA, 14 febbraio - Robotica educativa e nuove tecnologie entrano nelle scuole del territorio. La Conferenza zonale dell'istruzione della Piana, guidata dal Comune di Lucca e composta da Comuni di Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo, Pescaglia e Cilla Basilica ha vinto un bando realizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione della Regione Toscana denominato "Stati Generali" con un progetto innovativo dedicato alle “Tecnologie innovative”.

A presentare il progetto che coinvolgerà circa 300 studenti l’assessore comunale all’Istruzioen Donatella Buonriposi, e i professori Carlo Burichetti dell’Iti “Fermi” e Ennio Domini della media “Da Vinci – Chelini”

Il progetto – sottolinea l’assessore Buonriposi- è risultato fra quelli selezionati dal Comitato Scientifico e domani, martedì 15 febbraio, sarà presentato ad Arezzo alla Sala dei Grandi della Provincia. “Tecnlogie innovative” è stato strutturato e portato avanti dagli insegnanti dell'Istituto Fermi, il 2° Circolo didattico di Lucca e la scuola Media Leonardo Da Vinci e ha come oggetto la robotica educativa e didattica. E’ un progetto di qualità che promozione la formazione scientifica pratica nelle scuole, dove troppo spesso manca questo aspetto. Ringrazio i docenti e la signora Decanini per il loro impegno che ha permesso di raggiungere questi risultati”.

“Tecnologie innovative”, infatti, si caratterizza anche per la collaborazione tra le scuole di diverso ordine e grado.

L'obiettivo - spiega il professor Burichetti- è quello di raggiungere l'impiego della robotica educativa nella scuola, che può essere di grande aiuto perché favorisce la realizzazione di ambienti di apprendimento in grado di coniugare teoria e pratica. Agli alunni viene proposto un approccio fortemente costruttivista del sapere. Essi possono imparare operando concretamente, attraverso l'interazione sul piano tecnologico (componenti attivi, motori, sensori), sul piano informatico (programmazione) e sul piano creativo ( ricerca, invenzione, applicazione).

“Di fatto – aggiunge il professor Domini – i ragazzi coinvolti, a seconda della fascia d’età, imparano a lavorare sui dei semplici robot in kit di montaggio e poi possono sviluppare anche un progetto loro, comprendendo nella pratica come si opera con metodo scientifico. Ognuno infatti assume un ruolo all’interno dell’equipe che si realizza, a seconda anche delle proprie propensioni”.

L’uso didattico di queste tecnologie offre agli studenti la possibilità di investigare e conoscere concetti che, a volte, trattati in modo puramente teorico sono troppo astratti o difficili da comprendere. In particolare il carattere multidisciplinare della robotica avvicina i giovani all’informatica, alla meccanica, ai circuiti elettrici, alla fisica, alla biologia e, più in generale, alla riflessione sui meccanismi di indagine e conoscenza.

Ciascuna scuola svilupperà autonomamente i propri percorsi didattici con specifici obiettivi, tuttavia è possibile prefigurare itinerari didattici che seguono una logica comune che è quella della crescita progressiva delle abilità e delle competenze con un significativo tasso cognitivo nel passaggio di classe in classe e da un ordine all’altro di scuola.

Per quanto concerne la scuola superiore è prevista, come già è stato fatto nel passato l’apertura di canali di collaborazione con aziende operanti su territorio al fine coinvolgere gli alunni di qualche classe nella realizzazione di dispositivi automatizzati integralmente costruiti da loro, sotto la supervisione di tecnici esperti del settore produttivo.

Fonte: http://www.loschermo.it/

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