Nespoli, una voce dallo Spazio

Il giorno dopo l’aggancio alla Stazione spaziale internazionale del modulo italiano ‘Pmm Leonardo’, portato in orbita dallo Shuttle Sts-133, il Giornale Radio partecipa all’incontro organizzato presso la sede dell'Agenzia Spaziale Europea Esrin di Frascati, con gli equipaggi del Discovery e della stazione orbitante. A partire dalle 16.50 la diretta del collegamento

Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

FRASCATI (ROMA) -

‘Spazio chiama Terra'. Non è il titolo fantasioso di un episodio di qualche vecchia serie tv su avventure in orbita ma la realtà del collegamento della Stazione Spaziale Internazionale con la sede dell'Agenzia Spaziale Europea Esrin di Frascati, organizzato per permettere a un gruppo ristretto di giornalisti, tra cui uno del Giornale Radio Rai, di confrontarsi con i dodici astronauti, tra cui l'italiano Paolo Nespoli, alloggiati sulla stazione orbitante.

L'occasione è eccezionale perché segnata dalla presenza sulla base spaziale di ben due equipaggi, ognuno formato da 6 astronauti di diverse nazionalità. Il primo è al lavoro sulla Iss dallo scorso mese di dicembre e di questa squadra fa parte Nespoli. Il secondo è giunto a bordo dello Shuttle ‘Discovery', partito lo scorso 25 febbraio dalla base di Cape Canaveral, per la sua ultima missione, targata Sts-133. Obiettivi della spedizione: agganciare alla Stazione Spaziale il modulo italiano ‘Pmm Leonardo', operazione compiuta con successo, e trasportare il robot umanoide ‘R2', progettato dai tecnici della Nasa e dai ricercatori della General Motors allo scopo di sostituire gli astronauti in alcune delle attività da svolgere sulla Stazione spaziale.

Il Discovery, dopo ben 38 viaggi nello spazio, conclude così la sua gloriosa carriera di navetta spaziale cominciata il 30 maggio del 1984 quando partì da terra per la sua prima missione, denominata Sts-41D, con l'obiettivo di trasportare nello spazio tre satelliti di telecomunicazione.

Fonte: http://www.grr.rai.it/